La bagarre che venerdì scorso, durante la seduta dedicata alle riforme istituzionali, ha avuto come scenografia l’Aula del Senato, esplosa dopo che il verdiniano Lucio Barani ha mimato un gesto sessista nei confronti della senatrice grillina Barbara Lezzi, ha portato ad una decisione rigorosa del Consiglio di Presidenza convocato da Pietro Grasso. Cinque giorni di sospensione ai senatori Barani e Vincenzo D’Anna (capogruppo e portavoce del gruppo Ala) e un giorno anche al senatore Alberto Airola (M5S) che ha aggredito verbalmente la senatrice del Pd Angelica Saggese.
Ondanews ha raggiunto telefonicamente la senatrice Saggese per approfondire il deprecabile gesto di cui è rimasta vittima insieme ad altre colleghe in Aula.
“Mi dispiace dover parlare di questi gesti, sono senza parole per l’escalation terribile che c’è stata in questi due giorni – esordisce la parlamentare di San Gregorio Magno – Io ero al banco della Presidenza e mi sono presa improperi di tutti i tipi, così come il Ministro Boschi, da parte dei colleghi e soprattutto delle colleghe del M5S. Determinate parole dette da una donna ad un’altra donna non sono assolutamente meno gravi di quello che è successo con Barani e D’Anna. Quelli di questi ultimi sono gesti che condanno, ma a mia volta ho subìto un linguaggio a cui non sono abituata e pretendo che non si usi nei miei riguardi“.
La senatrice evidenzia poi che il problema è “di natura culturale” e spiega così l’involuzione vissuta al Senato in questi giorni e, purtroppo, anche in passato. “Se ogni volta tolleriamo qualsiasi tipo di parola, inevitabilmente si finisce con l’esplodere in questo modo – spiega la Saggese – Non è accettabile rivolgersi ad una collega con le parolacce“.
Giocoforza, a questo punto, sorge una domanda:”E’ l’essere donna quello che spinge alcuni parlamentari all’aggressione verbale e sessista in Aula?“.
“Probabilmente Airola è venuto da me a dire delle cose scurrili perchè sono donna. – continua la senatrice – La sospensione è il minimo, ora ci siamo riservati di fare ulteriori accertamenti perchè questo danno lo subiamo tutti“.
Ma la polemica non accenna a placarsi, perchè, dopo la decisione presa nei confronti dei senatori indisciplinati, giungono le repliche dei Cinque Stelle. “Si riempivano la bocca con la tutela delle donne, ma ai senarori D’Anna e Barani hanno dato solo 5 giorni di sospensione per i gesti sessisti contro Barbara Lezzi e Paola Taverna – ha detto Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera – ai deputati M5S inflissero 15 giorni solo per aver gridato ‘onestà’“.
A questo proposito Angelica Saggese chiarisce che “è stata accolta una proposta del Presidente e così sono stati inflitti i cinque giorni di sospensione, ma non si dimentichi che al grillino De Rosa che offese le colleghe in commissione Giustizia (“Siete arrivate qui solo perché sapete fare bene i p…“, ndr.) furono comminati soltanto tre giorni. Quindi non facciano le vittime“.
– Chiara Di Miele –
aula sorda e grigia…un bivacco per manipoli!
Questi grillini poi… dovevano aprire il parlamento come una scatoletta di tonno, ma la verità è che si sono versato addosso l’olio e hanno lasciato andare a male il tonno. Continuano a scimmiottare i leghisti del famoso cappio e usano un linguaggio becero sguaiato grossolano e volgare. Salvo a protestare se sono gli altri. Ancora non hanno capito che farsene degli 8.689.458 voti ricevuti il 25 febbraio 2013. Che delusione!
Solo Salvini…
La nostra “classe incialtronente” (altro che dirigente!!!): ognuno si crede meglio degli altri. Quelli del pd sarebbero meglio de 5stelle!!?
Quello che davvero c’è da dire è: ‘stendiamo un velo pietoso!’
Monsignor Galantino: “la politica è un harem di cooptati e furbi”
Battiato: “un puttanaio” (con riferimento in generale alla corruttela, alla disonestà all’incompetenza e allo schifo della politica italiana)
Sabella: i peggiori stanno in auge ad occupare poltrone importanti da cui guidano costantemente il paese nel disastro più completo e “i migliori stanno relegati al sottoscala”.
Stendiamo un velo pietoso sull’incompetenza assoluta dei circa 150.000 esemplari di parassiti che vivono di politica in Italia, e sulla corruzione e disonestà erta a SISTEMA MAFIOSO ormai irrimediabilmente nei gangli dell’intero funzionamento del Paese. Leggetevi qualche libro di Giancarlo De Cataldo o di Lirio Abbate e tanti altri.
Altro che parolacce. Altro che pd meglio degli altri!!! Ci vorrebbe la ghigliottina! Incompetenti e corrotti.