La Legge Regionale n. 3 del 2019 della Campania doveva essere una delle più moderne d’Italia in tema di benessere animale, specialmente nella lotta alle strutture lager e ai “canili prigioni” dove le gare venivano vinte anche un prezzo di 80 centesimi al giorno per animale.
Fissava il prezzo minimo giornaliero per ogni ospite nei canili a circa 3 euro e 50 centesimi, a garanzia del benessere degli animali, proprio per evitare che gare eccessivamente al ribasso portassero alla diffusione di strutture prigioni e poco attente al benessere degli animali.
Eppure aumentano le segnalazioni che sta raccogliendo il Partito Animalista Italiano le quali invece dimostrano come molti Comuni, ritenendo prevalente la norma nazionale sulle gare d’appalto e non la legge regionale, stanno proseguendo con bandi al ribasso nell’affidamento delle concessioni ai canili comunali.
“Una beffa ed un risvolto inaccettabile per il mondo animalista” sostengono dal Partito Animalista che insieme alle associazioni animaliste chiede un immediato intervento di Vincenzo De Luca e della Giunta regionale, soprattutto a ridosso dell’estate, “pronti ad ogni azione a tutela della legalità, del buon senso e del benessere dei più deboli, uniche vittime sinora del caos normativo venutosi a creare“.