Cade l’aggravante mafiosa per la sparatoria avvenuta nel luglio del 2020 nei pressi di un bar di Pastena in cui fu gambizzato Mario Mautone. I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno ieri sera hanno emesso la sentenza su quanto avvenuto in via Oreste Petrillo.
Giuseppe Stellato, noto come “Papachione”, è stato condannato a 7 anni di reclusione (il pm ne aveva chiesti 13). Per il figlio, Domenico Stellato, condanna a 3 anni e 2 mesi rispetto ai 5 richiesti dalla pubblica accusa. Entrambi erano accusati di concorso in lesioni aggravate dal metodo mafioso, detenzione e porto abusivo di armi, ma sono state escluse tutte le aggravanti.
Assolti, invece, Aniello e Antonio Castellano, i quali erano accusati di favoreggiamento insieme ad altre due persone già giudicate col rito abbreviato, in quanto avrebbero fatto in modo di far scomparire le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza di un’attività presente nella zona dell’agguato.
Secondo le indagini della Dda di Salerno la sera del 24 luglio 2020 in via Petrillo furono esplosi diversi colpi di pistola. Alcuni ferirono agli arti inferiori Mautone, che in quel momento si trovava nei pressi del bar. Gli inquirenti scoprirono che a sparare fu Giuseppe Stellato, leader dei “Ragazzi di Pastena” che all’epoca dei fatti era tornato in libertà dopo aver scontato oltre 14 anni di carcere. Si trovava in sella ad uno scooter guidato dal figlio Domenico. Stellato agì a volto scoperto colpendo uno dei giovani che sarebbe stato pronto ad inserirsi nel mondo dello spaccio di droga. A poche ore dalla gambizzazione si fece vedere in strada a torso nudo e in ciabatte con un mitragliatore. Nella notte fu fermato dai Carabinieri perchè aveva violato la sorveglianza speciale.
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