Ha trovato un donatore di midollo osseo compatibile il piccolo Gabriele Costanzo, nato a settembre del 2017 da parto gemellare. La sorellina, Benedetta, è sana, mentre lui è affetto da SIFD (Sideroblastic anemia with B-Cell Immunodeficiency, periodic Fevers and developmental Delay), una sindrome congenita rarissima che conta 20 casi studiati nel mondo e quello di Gabriele è il primo in Italia. Sin dalla nascita è stata riscontrata un’ipoacusia neurosensoriale bilaterale (ossia sordità profonda da ambo i lati) e dopo 15 giorni c’è stato il suo primo ricovero, seguito da numerosi altri.
L’ADMO Campania già nel mese di giugno aveva organizzato un evento in piazza ad Agropoli per trovare un donatore di midollo osseo. Tutto il Cilento si è mobilitato per dare una mano e salvare la vita del piccolo. Da ottobre Gabriele inizierà il percorso che lo condurrà a ricevere il midollo osseo e verrà operato a Brescia.
“A luglio vi avevamo lasciati con una notizia straordinaria – raccontano i genitori attraverso la pagina “Gabry Little Hero” – sembrava che la terapia biologica stesse funzionando e stesse contenendo la malattia. Il trapianto sembrava un’ipotesi più lontana. Purtroppo la malattia non si è fermata. Ad agosto ha continuato a farsi avanti: Gabry farà il trapianto di midollo osseo. La notizia è stata dura, ma è stata accompagnata anche da un’emozione enorme: sembrerebbe che ci sia un donatore compatibile. Non ci è dato sapere se questa persona sia stata contagiata dalla storia di Gabry o dal contagio di qualche altro piccolo eroe. L’importante è che ci sia, e che sia quell’1 su 100.000 che stavamo cercando piazza per piazza“.
La SIFD, oltre a portare la sordità, un ritardo di crescita e di sviluppo, ha tra le peggiori cause un’immunodepressione degenerativa e l’anemia sideroblastica che consiste in una corretta assimilazione del ferro, ma non un suo corretto uso. Il ferro, che solitamente dovrebbe essere trasportato dal sangue e portato a tutti gli organi, resta libero e tende ad accumularsi nel fegato e nel cuore, portando a cardiopatie anche mortali. L’unico dei 20 casi con gli stessi sintomi di Gabriele e che ha superato i 10 anni è un bambino che ha avuto un trapianto di midollo osseo. Tutti gli altri hanno avuto una mortalità molto precoce, mediamente a poco meno di 4 anni.
– Chiara Di Miele –
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