Una sentenza storica della Cassazione è quella espressa in relazione ad un furto avvenuto negli scorsi anni a Battipaglia. In via Centenario alcuni ladri si introdussero in un’abitazione sottraendo gioielli dal valore di 33mila euro.
La proprietaria di casa denunciò alle Autorità competenti non solo il furto, ma anche il condominio e la ditta che stava facendo lavori di manutenzione al palazzo. Lo scenario descritto dai legali della donna ha evidenziato la mancata sorveglianza da parte del condominio e la negligenza della ditta esecutrice dei lavori, che aveva lasciato un’impalcatura poco illuminata e non sorvegliata che avrebbe agevolato i ladri ad entrare nell’abitazione.
Nel 2019 la Corte di Appello di Salerno confermò la responsabilità dei convenuti grazie ad alcune testimonianze e al fatto che la casa fosse dotata di porta blindata.
I legali hanno continuato la battaglia davanti alla Suprema Corte, presieduta da Adelaide Amendola, che ha condannato l’impresa edile e il condominio al risarcimento dei danni nei confronti della signora derubata per un valore di 10mila euro.