Si è svolta questo pomeriggio presso la sede della Comunità Montana Vallo di Diano una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica alla presenza del Presidente Francesco Cavallone, del Prefetto Francesco Russo, del Questore di Salerno Giancarlo Conticchio, del Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Filippo Melchiorre, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Oriol De Luca e dei sindaci dei 15 Comuni aderenti.
Nell’importante incontro è stato affrontato il problema dei furti che sono stati messi a segno in tutto il territorio e che da diverse settimane hanno messo in allarme i cittadini ma anche gli amministratori locali.
Il Presidente della Comunità Montana ha già tenuto una riunione con il Prefetto, sempre per l’ordine e la sicurezza pubblica, la settimana scorsa a Salerno e ha sottolineato come questi furti “stanno creando un po’ di destabilizzazione sociale in un territorio relativamente tranquillo. Un furto in appartamento ci crea una sorta di poca tranquillità. Si stanno perpetrando soprattutto in case più o meno isolate, in piccole abitazioni e spesso è stata lesa la privacy dei cittadini dato che i ladri sono entrati nelle abitazioni con dentro i proprietari. Siamo i rappresentanti del territorio e le indicazioni che ci vengono date le seguiamo nel pieno rispetto della legge”.
Con la sua presenza sul territorio valdianese, il Prefetto Russo ha voluto testimoniare la presenza e l’attenzione dello Stato rispetto alle preoccupazioni per un “fenomeno di aumento dei furti. Le statistiche devono tenere conto che abbiamo avuto una sostanziale stasi negli ultimi due anni; adesso abbiamo una maggiore libertà di movimento, tanto positiva per alcuni aspetti quanto negativa per la sicurezza. Siamo venuti per ascoltare i sindaci e per pianificare le politiche. Il confronto con il territorio è essenziale per pianificare le politiche della sicurezza”.
Il Prefetto ha fatto riferimento anche alla soppressione del Tribunale di Sala Consilina, sottolineando che l’argomento rientra nelle politiche nazionali.
“Stiamo facendo un lavoro a tutto tondo proprio perché ci rendiamo conto che questo territorio non deve vivere una situazione di abbandono – continua -. Per quanto riguarda la situazione del Commissariato di Polizia ci sono una serie di parametri da rispettare e sono decisioni che alla fine passano per Roma”.
I cittadini devono denunciare per far capire che cosa accade veramente sul territorio. Anche le decisioni sui finanziamenti della videosorveglianza dipendono dal numero di denunce che ci sono sul territorio e da qui l’appello ai cittadini di stare vicino alle istituzioni e collaborare segnalando tutto ciò che accade. Anche i sindaci sono a disposizione per raccogliere le notizie sul territorio. Ha sottolineato, inoltre, come le ronde non siano legali. “In base ai dati a disposizione non è un’emergenza, è una situazione da attenzionare. Ovunque si riscontra una situazione di maggiore preoccupazione. Il territorio è caratterizzato da zone in cui ci sono case sparse e piccole abitazioni in cui il senso di paura può aumentare. In questo territorio la percezione della sicurezza è più alta e questo ci fa onore. Quando c’è una forte percezione della sicurezza per noi è uno stimolo ad agire meglio”.
Durante l’incontro sono state raccolte le esperienze sul territorio dei sindaci ed è stato evidenziato da tutti i presenti la necessità di una stretta collaborazione. Si è parlato del bisogno dell’incremento delle unità delle Forze dell’Ordine ed è stato affrontato il tema che riguarda il perfezionamento del sistema di videosorveglianza.
“Tutte le attività che sono già in corso giungano a dei risultati concreti in modo tale da dare più sicurezza ai cittadini”, conclude il Prefetto.
“Esprimiamo grande soddisfazione – commenta Cavallone dopo la riunione -. Abbiamo apprezzato la vicinanza al territorio. Era un confronto che ci doveva essere con tutti i sindaci per scambiare idee e trasmettere un messaggio di tranquillità ai cittadini. Ci sono state ampie garanzie di un interscambio di forze e di un cambio di orari della presenza sul territorio per dare un segno che lo Stato non abbandona i cittadini e attraverso questa sinergia cercheremo di intervenire in maniera incisiva su questi avvenimenti”.
“È un gruppo unico e come componenti del Comitato di Ordine e Sicurezza abbiamo voluto essere presenti per dare quella tranquillità necessaria e che il territorio richiede. È un territorio che vede la presenza dei componenti dello Stato, i Carabinieri ci sono”, dichiara il Questore Conticchio.