“Come se non bastassero i tanti problemi legati all’emergenza siccità, a rendere più complicata la situazione ci si sono messi anche i furti. Di recente abbiamo subito un furto di fili di rame presso l’impianto di Buonabitacolo, squallida opera di delinquenti senza scrupoli, che oltre ad arrecare un grosso danno economico al Consorzio, sta creando non pochi disagi e danni ai nostri agricoltori”, è quanto riferito dal Presidente del Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro, Beniamino Curcio.
“Una situazione davvero avvilente – continua – un duro colpo in piena emergenza siccità, avendo il furto messo letteralmente in tilt gli impianti irrigui alimentati dalla sorgente Riofreddo. Una situazione, comunque, che in questi giorni mi ha portato a riflettere su due punti essenziali. Il primo riguarda il nostro rapporto, sempre più vulnerabile, con l’uso delle risorse naturali, in primis di quelle idriche. L’acqua, essenza della nostra stessa vita, è un bene prezioso della cui estrema importanza ce ne rendiamo conto solo quando essa viene a mancare. Basta rimanere per qualche giorno senza acqua e si verifica subito un impazzimento generale, generandosi contese per gli usi diversi della risorsa, domestico, agricolo ed industriale, anche in contesti ben dotati di acqua come i nostri. Problema, questo, molto preoccupante, destinato ad acuirsi nel tempo per via dei cambiamenti climatici. Problema, al tempo stesso, che ci impone di rivedere i nostri comportamenti e gli attuali assetti strutturali ed infrastrutturali al fine di conseguire obiettivi di maggiore efficienza e di sostenibilità nella gestione integrata delle risorse idriche, puntando al risparmio idrico, al riuso delle acque reflue (come richiesto dall’Europa a partire da giugno prossimo, pena l’applicazione di sanzioni), all’aumento della percentuale di acqua piovana stoccata negli invasi (oggi ferma all’11%). La seconda riflessione riguarda la reattività alle situazioni di crisi o di emergenza. La grandezza di un Ente operativo, come il Consorzio di Bonifica, non si vede quando tutto fila liscio, ovvero quando non ci sono alluvioni, siccità o furti, né tantomeno quando l’azione dell’Ente è improntata alla mera ordinarietà. Un Ente dimostra di essere all’altezza del suo compito proprio nelle situazioni di grande difficoltà, come quelle alle quali stiamo assistendo negli ultimi tempi, riuscendosi a rialzarsi in piedi ed a correre più di prima. Un Ente, poi, è grande se non si limita all’ ordinaria amministrazione ma ha la capacità di avere una visione strategica e di guardare avanti, mettendo in campo programmi e progetti di ampio respiro. Ed è proprio quello che stiamo cercando di fare in questo momento particolare”.
Il Consorzio di Bonifica ha posto rimedio ai guasti arrecati dal furto in tempi rapidi, potendo contare sulla professionalità della ditta Lamanna di Padula alla quale ha affidato in via di urgenza i lavori di ripristino, e sull’impegno degli operatori, coordinati dal geometra Michele Prato, che hanno dato la propria disponibilità a lavorare ininterrottamente, mattina, pomeriggio, notte e giorni festivi, per accelerare quanto più possibile gli interventi. Esiste ancora qualche problema tecnico per la messa a regime degli impianti dovuto al calo di pressione che inevitabilmente si verifica in alcuni tratti della rete quando si verificano arresti nell’erogazione dell’acqua. Ma anche questo problema sarà risolto a breve.
Contestualmente il Consorzio è stato impegnato sull’impianto di Montesano sulla Marcellana con un intervento urgente e straordinario per il recupero di altra acqua, resosi necessario per sopperire alla carenza di portata che si è registrata presso la sorgente Acqua Nova, che sta creando notevoli difficoltà per il normale funzionamento degli impianti irrigui.
“Tutto questo non ci ha scoraggiati, rimanendo concentrati ed impegnati anche su altri fronti, a partire dal bando per l’affidamento della progettazione della diga che verrà pubblicato fra qualche giorno – conclude Curcio – In ogni caso, sento il dovere di ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini in questo tumultuoso periodo: amministratori dell’Ente, tecnici, addetti all’irrigazione. Un ringraziamento particolare va ai tanti agricoltori per la pazienza che hanno avuto in questi giorni difficili. A loro porgo le scuse dell’Ente per i disagi creati dal furto. Qualcuno si chiederà: ma questo si poteva evitare? Una domanda legittima, rispetto alla quale non vi sono risposte scontate, visto che in questo periodo si sono registrati nel Vallo di Diano diversi furti di rame. Una cosa è certa, quello che competeva a me è stato fatto, ovvero il ripristino e la messa in sicurezza degli impianti”.