La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la decisione con cui il Tribunale del Riesame di Potenza aveva disposto gli arresti domiciliari per il responsabile del Distretto meridionale dell’Eni (dal 2011 al 2014) Ruggero Gheller e per l’operation manager del Distretto (dal 2011 al 2013) Andrea Palma, coinvolti in un’inchiesta della Procura del capoluogo lucano sugli sversamenti di petrolio nel Centro Olio Val d’Agri.
Il pm di Potenza Laura Triassi aveva presentato un ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere l’applicazione delle due misure cautelari per Gheller e Palma che il Giudice per le Indagini Preliminari non aveva riconosciuto.
Il Riesame aveva accolto la richiesta ma i legali avevano poi presentato ricorso alla Corte di Cassazione.
Nella stessa inchiesta erano stati disposti i domiciliari per un altro dei responsabili del Distretto Meridionale dell’Eni attualmentea processo con il rito immediato.
Il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri aveva individuato lungo il perimetro esterno del Centro Oli di Viggiano un pozzetto nel quale defluivano incessantemente acque miste a idrocarburi del tutto simili a quelle ritrovate nel depuratore.
Le indagini avevano preso il via nel gennaio 2017, in coincidenza con il rilevamento di un copioso recapito di idrocarburi nel depuratore dell’area industriale di Viggiano nei pressi del Centro Oli.
Fu sequestrato il pozzetto e i campioni dei liquidi prelevati dallo stesso e dal depuratore risultarono sovrapponibili.
Ulteriori accertamenti chiarirono che gli idrocarburi dispersi dal Centro Oli si erano insinuati nella rete fognaria consortile attraverso le crepe e il deflusso contaminava il reticolo idrografico della Val d’Agri non distante dall’invaso del Pertusillo.
– Claudia Monaco –
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