Sono trascorsi oltre 4 anni da quando il 23 gennaio del 2014 un movimento franoso al di sotto della Strada Statale 19 “delle Calabrie” ad Auletta causò la totale interdizione al traffico dell’arteria aprendo un’enorme voragine che isolò le abitazioni situate nelle vicinanze. Da allora l’interesse da parte dell’Amministrazione guidata dal sindaco Pietro Pessolano è stato costante e con l’unico intento di risolvere definitivamente quella che ormai è diventata una problematica annosa. Ultima azione intrapresa in ordine di tempo è quella di questa mattina, quando il primo cittadino ha ricevuto in Municipio delegati dell’Anas e della Protezione Civile per tentare di addivenire ad una soluzione alternativa nelle more della riapertura, da parte della stessa Anas, della procedura di gara per l’affidamento dei lavori di rifacimento della S.S.19.
Pessolano, dopo aver manifestato alla Prefettura di Salerno l’intenzione di voler convocare chi di competenza, ha ricevuto oggi i rappresentanti dell’Anas e della Protezione Civile a cui ha proposto, come soluzione temporanea, un percorso alternativo già esistente che attraversa delle proprietà private, che fu creato per portare il metano nei territori di Petina e Sicignano degli Alburni e che dopo la frana, nonostante sia sterrato, ha rappresentato l’unica alternativa per i cittadini. Il Comune, nel caso si dovesse optare per questa soluzione, dovrebbe provvedere con un’occupazione temporanea d’urgenza del percorso stesso. Dopo la relazione in Municipio, Pessolano ha accompagnato i tecnici nel corso di un sopralluogo sul posto.
“La Prefettura non ha partecipato all’incontro – dichiara deluso Pessolano, raggiunto telefonicamente da Ondanews – e non ho trovato riscontro nei miei interlocutori perchè io avevo chiesto che venissero persone che hanno potere decisionale. Nonostante tutto ho rappresentato le criticità che viviamo e i percorsi alternativi più opportuni, dopo essermi attrezzato con geometri e geologi del Comune. Si è optato per il percorso alternativo privato, con un semplice asfalto, perchè rientrerebbe in una spesa al di sotto di 40mila euro. Ho anche invitato i miei interlocutori ad effettuare un sopralluogo alle abitazioni vicine alla frana, nonostante 15 giorni fa io e i miei tecnici con un geologo le abbiamo già visionate. L’Anas, dopo il sopralluogo, ha dichiarato di aver bisogno di tempo per confrontarsi in dipartimento e dare poi una risposta. Siamo, quindi, nuovamente al punto di partenza“.
– Chiara Di Miele –