Da qualche giorno ad Auletta si è risvegliata la preoccupazione dovuta ai movimenti franosi del terreno nei pressi della voragine lungo la Strada Statale 19 “delle Calabrie” ormai interdetta completamente al traffico da 4 anni, fin dal 23 gennaio del 2014, quando la strada franò ed isolò le abitazioni situate nelle vicinanze.
Da lunedì notte, probabilmente anche a causa delle incessanti piogge del periodo, il terreno al km 46 della S.S.19 ha cominciato a scendere sempre di più a valle. Oggi la situazione non è delle migliori, soprattutto a seguito delle nevicate delle ultime ore e del fiume Tanagro che scorre impetuoso al di sotto dell’arteria e continua ad erodere il terreno e a renderlo poco stabile. Tante le abitazioni rimaste senza acqua potabile nei giorni scorsi (l’erogazione idrica è stata riattivata), tanti altri i residenti di Contrada Battaglione, Ponte Colonna e Scaffa che ancora oggi sono senza linea telefonica Telecom-Tim.
Intanto per lunedì 26 marzo al Comune di Auletta è previsto un vertice con il Genio Civile e l’autorità di bacino per discutere su questa problematica che ormai da anni affligge la popolazione. “Dai social abbiamo appreso che lunedì ci sarà un vertice in Comune tra il Sindaco, il Genio Civile, l’Anas e l’autorità di bacino – spiega Christian Addesso, presidente del Comitato Ponte Nuovo che fin dai primi mesi si è battuto affinchè si iniziassero i lavori lungo la S.S.19 – come Comitato dopo tanti anni di impegno su questa vicenda non siamo stati invitati. Ogni minuto che passa la frana scende sempre di più a valle verso il fiume Tanagro portando con sè tutti i terreni sovrastanti“.
Ricordiamo che nel 2016 circa 7 milioni di euro sono stati investiti dall’Anas per l’appalto relativo all’esecuzione dei lavori di ripristino della transitabilità dal km 46,000 al km 46,100 della S.S. “delle Calabrie” nel tratto interessato dalla frana, ma ad oggi i lavori non sono cominciati.
– Chiara Di Miele –
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