“La strada Fondovalle Calore è l’ennesima opera incompiuta, un’opera mai ultimata. Quali sono i tempi previsti per l’avvio e per la conclusione dei lavori?”. Questo il quesito posto da Michele Cammarano, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, in una interrogazione rivolta al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
“La realizzazione della strada Fondovalle del Calore Salernitano fu decisa come opera strategica di collegamento tra il sistema di Vallo della Lucania Cilento per agglomerati industriali ma soprattuto un’opera, con un tratto di circa 20 km, che avrebbe servito ben 13 Comuni – sottolinea Cammarano – in particolare i Comuni del versante occidentale della Comunità Montana degli Alburni e alcuni della adiacente Comunità Montana del Calore Salernitano e dunque rispondeva sia agli obiettivi di programmazione provinciale, di collegare il sistema urbano di Vallo della Lucania e gli agglomerati industriali della Valle del Sele, sia quelli propri della Comunità Montana degli Alburni di riqualificazione del sistema viario dei Comuni del versante occidentale”.
“La strada ha alle spalle una martoriata storia di oltre 15 anni – aggiunge – fatta di contenziosi, ricorsi e sentenze fino a giungere alla delibera del 2016 dove la Regione Campania dichiarava che la Fondovalle Calore riveste carattere strategico per la Provincia di Salerno e per la stessa Regione e la sua interruzione comporterebbe ai territori interessati e alla collettività il duplice e contemporaneo danno della mancata fruizione dell’opera e della vanificazione degli investimenti pubblici a oggi realizzati”.
“Sul finanziamento per il completamento c’è l’interesse nazionale con la liberazione di importanti risorse dedicate – evidenzia il consigliere 5 Stelle – ma al di là delle disponibilità i lavori sono, a oggi, ancora sospesi. Voglio ricordare che la strada Fondovalle del Calore rappresenta un percorso di collegamento fondamentale per il sistema di Vallo della Lucania e Cilento e i suoi agglomerati industriali, fondamentale per congiungere realtà a oggi ancora escluse. Chiediamo, inoltre, nella nostra interrogazione se la somma stanziata di oltre 9 milioni di euro con deliberazione n. 765 del 2016 sia sufficiente per la realizzazione degli interventi e se ha previsto ulteriori finanziamenti”.
– Chiara Di Miele –