Una prima risposta al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo la manifestazione del 16 febbraio a Roma, arriva dal ministro per gli Affari europei, Politiche di Coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, il quale ha affermato sostanzialmente che la Regione “è inadempiente”.
Fitto ha infatti inviato oggi una missiva a tutti i sindaci campani sul tema della programmazione dei fondi destinati ai Comuni.
“L’erogazione delle risorse non poteva avvenire senza la previa acquisizione della lista completa degli interventi – afferma Fitto che spiega di aver chiesto i documenti, arrivati solo ieri -. La Regione era chiaramente inadempiente e non il Governo. Paradossalmente, sarebbe stato più opportuno che i sindaci, quel giorno, si fossero riuniti a Napoli per sollecitare la Regione ad inviare al Governo la documentazione. La Regione Campania, al contrario, ha optato per toni propagandistici, non consoni al corretto confronto istituzionale, strumentalizzando il processo istruttorio dell’Accordo, il cui iter invece è stato condiviso dalle altre Regioni a prescindere dagli schieramenti politici”.
Nella lettera inviata ai sindaci il ministro Fitto scrive: “Come noto, il 14 febbraio scorso ho incontrato, su richiesta dell’Anci Regionale Campania, una delegazione di sindaci che ha espresso preoccupazione circa una presunta inadempienza del Governo in merito alla definizione dell’Accordo per la Coesione tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione Campania, con particolare riferimento all’urgenza di individuare i finanziamenti per portare a termine i progetti dei Comuni non completati entro il termine del 31 dicembre 2023. Il successivo 16 febbraio, gli stessi sindaci hanno manifestato a Roma contro il Governo affinché sbloccasse le risorse richieste. Tuttavia, l’erogazione delle risorse non poteva avvenire senza la previa acquisizione della lista completa degli interventi da finanziare. Lo stesso 16 febbraio, ho inviato una nota alla Regione per sollecitare la trasmissione di tale documentazione. La Regione era chiaramente inadempiente, e non il Governo. Dunque, la Regione ha organizzato la manifestazione contro il Governo nella piena consapevolezza che gli stessi uffici regionali avevano omesso di inviare, a quella data, gli elementi documentali necessari a sbloccare le risorse per i Comuni. Paradossalmente, sarebbe stato più opportuno che i sindaci, quel giorno, si fossero riuniti a Napoli per sollecitare la Regione ad inviare al Governo la documentazione necessaria. Ciò forse avrebbe portato la Regione ad anticipare la trasmissione della lista degli interventi da finanziare, lista che invece è stata inviata solo ieri sera, consentendoci di iniziare l’istruttoria non prima di oggi. Confermo l’impegno del Governo a fare tutto il necessario per venire incontro alle esigenze dei territori ed a procedere, anche in Campania come sta avvenendo con tutte le altre Regioni, alla definizione degli Accordi per la Coesione”.
Nella lettera Fitto spiega inoltre che la Regione ha individuato 367 interventi da completare per 242 Comuni. “L’imputazione delle risorse per il territorio campano è pari a 5,9 miliardi di euro FSC e non è stata mai messa in discussione – sottolinea -. L’istruttoria tecnica coordinata dal Dipartimento per le politiche di coesione per la definizione dell’Accordo per la Coesione non ha mai registrato battute di arresto. Al contrario, si lavora incessantemente per l’analisi dei precedenti cicli di programmazione e la valutazione dei ritardi nella spesa, con il fine di definire con chiarezza il quadro istruttorio da porre alla base dell’Accordo. Ne è prova il fatto che la Regione, al netto delle inutili polemiche pubbliche, ha sempre fornito riscontri alle richieste che le sono state rivolte nell’ambito dell’istruttoria”. Nella missiva, tra l’altro, il ministro chiede un’accurata verifica degli interventi e anche di fornire i dati identificativi e finanziari dei progetti non completati dei singoli Comuni.
E proprio della manifestazione che si è svolta a Roma è tornato a parlare anche il Presidente De Luca durante la consueta diretta del venerdì affermando: “Ci sono esponenti di questo Governo che stanno diffondendo un clima sbagliato di repressione, intimidazione, di ricatto politico, non ci spaventiamo ma è giusto il caso di segnalare che il clima è questo. Registriamo la scorrettezza del Governo che firma gli accordi di coesione partendo dal Nord invece che dal Sud. Dopo un anno e mezzo non si muove una foglia. Questo ricatto determina che sono bloccate le opere di manutenzione stradale, per il rischio idrogeologico, per il recupero di edifici di culto, bloccati fondi per la cultura. Un danno enorme“. Il Presidente campano ha poi sottolineato che durante la manifestazione da lui organizzata i sindaci “sono stati sottoposti ad atteggiamenti discriminatori e persecutori“.