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Gudo Pisano, Presidente delle Fonderie Pisano, interviene dopo aver appreso del Question time del consigliere regionale Michele Cammarano che si è svolto ieri a Palazzo Santa Lucia e della replica del Vicepresidente e assessore all’Ambiente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola.
“E’ particolarmente grave che il consigliere Cammarano citi indagini della Magistratura degli ultimi dieci anni e faccia riferimento a condanne che, nei processi che sono giunti a conclusione, non ci sono mai state a nostro carico – afferma – I procedimenti hanno espresso assoluzioni o, al massimo, leggere ammende pecuniarie. Aggiungiamo che proprio oggi il Tribunale di Salerno ha assolto la Fonderia Pisano ed i suoi amministratori, imputati di reati ambientali ‘perché il fatto non sussiste’. Cammarano fa riferimento allo Studio Spes citando uno studio riferito alla Valle dell’Irno che rileva un elevatissimo inquinamento da mercurio. Come già dimostrato da tutti i campionamenti effettuati da Arpac e dalla Procura di Salerno, il mercurio non si riscontra affatto nel processo produttivo delle Fonderie Pisano. E’ come accusare una pasticceria di utilizzare amianto per realizzare dolci”.
Come sottolineato nella nota, Bonavitacola ha citato tutti i vari giudizi affrontati dalle Fonderie Pisano di fronte alla Magistratura e le assoluzioni ricevute in tutti i gradi, anche in Cassazione.
“Esprimiamo rammarico per la mancanza di fiducia nell’Ente regionale di controllo Arpac che Bonavitacola presiede in quanto assessore all’Ambiente. L’Arpac, in tutte le visite ispettive, ha sempre minuziosamente analizzato la nostra produzione e le relative emissioni riscontrando che sono molto al di sotto dei parametri che la stessa Regione Campania ha autorizzato. E’ da ricordare che le ispezioni non durano poche ore ma molti giorni: l’ultima ispezione ha necessitato ben 8 accessi di circa 8 ore ciascuno. Inoltre, la stessa Arpac è titolare di una centralina di monitoraggio adiacente lo stabilimento. Va detto che i parametri generali, riferiti a varie zone della città di Salerno, hanno permesso di dichiarare che la qualità dell’aria è la migliore tra tutte quelle della regione Campania. Non può non essere riscontrata la definizione che l’assessore Bonavitacola ci attribuisce: ‘imprenditori irresponsabili ed inaffidabili nella vicenda della delocalizzazione’. Va ricordato che sono oltre 10 anni che ricerchiamo un sito dove poter trasferire la produzione ricevendo vari dinieghi. Negli ultimi tre anni abbiamo investito oltre 5 milioni di euro tra l’adeguamento dell’attuale sito e la acquisizione della nuova sede produttiva. Le false notizie sull’inquinamento e sulla diffusione delle malattie nella popolazione residente nelle vicinanze degli impianti non rendono il percorso della delocalizzazione agevole e praticabile”, continua.
I vertici della Fonderie chiedono al vicepresidente della Regione ed al consigliere Cammarano di fissare in Regione un incontro per dare una adeguata risposta operativa alle problematiche esposte.
“La Fonderia Pisano opera da oltre 60 anni nel sito industriale di Fratte, attualmente questa area non è più industriale e non permette di fare ulteriori investimenti. Abbiamo acquistato dall’Asi un suolo industriale nel comune di Buccino e abbiamo presentato un progetto dettagliato (anche se in ritardo rispetto ai tempi auspicati) che dimostra la qualità del notevole investimento ma il Comune non intende ospitare l’azienda – conclude – E’ lecito, a questo punto, chiedere se la programmazione regionale ritiene di individuare un sito adatto alle nostre esigenze in alternativa a quello di Buccino? In qualità di imprenditori abbiamo voglia di investire e credere sempre nel futuro. Siamo in ogni caso fiduciosi. Gli organi regionali sono chiamati ad accompagnarci. E’ questo l’unico modo possibile per continuare a portare il nostro contributo di crescita e benessere al territorio salernitano”.
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