Lo scorso 22 luglio si è svolto nell’Aula consiliare del Comune di Buccino un Consiglio comunale nell’ambito del quale, tra i vari punti, si è discusso dell’ipotesi della delocalizzazione delle Fonderie Pisano. Rispetto a questo il Consiglio, all’unanimità, ha espresso la propria assoluta contrarietà, così come ha espresso netta contrarietà anche all’insediamento industriale della Buoneco. Circa l’ipotesi di delocalizzazione delle Fonderie l’azienda aveva presentato alla Regione Campania istanza di Valutazione di Impatto Ambientale. Sulla scorta di tale richiesta lo scorso 5 luglio sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania è stato pubblicato l’avviso di avvio del procedimento relativo alla preistruttoria.
Il sindaco di Buccino ha inviato, con una nota dello scorso 15 luglio, una specifica richiesta di chiarimenti alla Regione. Dopo continue e costanti interlocuzioni con gli uffici regionali e un ulteriore sollecito del 21 luglio, il giorno seguente è giunto dalla Regione Campania l’atteso riscontro alle richieste del Comune. In sostanza, la richiesta di VIA presentata da Fonderie Pisano è stata archiviata, perché ritenuta improcedibile a causa dell’inadeguatezza della documentazione presentata a corredo.
“L’Amministrazione Comunale – come ha dichiarato il sindaco Pasquale Freda – è molto soddisfatta del provvedimento di archiviazione del progetto fonderia di ghisa di seconda fusione presentata dalle Fonderie Pisano. Questo rappresenta un primo e importante passo. Tuttavia siamo consapevoli che ce ne vorranno altri e più decisi. Soltanto uniti, come territorio, possiamo scongiurare questo rischio per la nostra comunità”.
Rispetto a quanto accaduto il presidente dell’Associazione Radici, Carmine Cocozza ha precisato che “alla nostra associazione non interessano le polemiche sterili o gli slogan populistici, ma una presa di coscienza e di posizione di tutti i rappresentanti politici del nostro territorio, anche delle altre comunità. Per questo motivo, oggi come un anno fa, ribadiamo le nostre richieste”.
In particolare l’associazione Radici chiede che tutti i sindaci del comprensorio esprimano la chiara volontà di contrapporsi a questo scempio attraverso la costituzione in giudizio nei procedimenti giudiziari in corso e che le differenti forze politiche di maggioranza e di minoranza costituiscano un fronte comune in questa battaglia a difesa del territorio. Radici sollecita, pertanto, l’invio a tutti i Comuni interessati e alla Comunità Montana di una bozza di delibera di costituzione in giudizio, in modo da consentire agli Enti stessi di agire con celerità.
Infine chiede che i Comuni accompagnino la realizzazione del progetto pilota, già presentato dall’associazione dinanzi alla III Commissione speciale Aree Interne in sede di audizione, che prevede la valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva prodotto nelle colline della zona, al fine di assicurare una crescita economico-sociale del territorio tutto.
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