“Ieri sono arrivate all’Associazione Salute e Vita testimonianze relative all’attività delle Fonderie Pisano. Come è possibile constatare, ancora una volta le Fonderie Pisano liberano i fumi di scarico da ogni parte tranne che dai camini dello stabilimento preposti al filtraggio. Il risultato è l’ennesimo giorno contraddistinto dai miasmi nauseabondi provenienti dalle Fonderie Pisano e dalle lamentele dei cittadini ancora una volta non ascoltate. L’odore è sempre quello acre inconfondibile di quando questa fabbrica è in piena attività che causa bruciore agli occhi e alla gola” spiega il presidente Lorenzo Forte.
“Ricordando che nel 2018 l’ARPAC scrisse che i fumi prodotti dalle Fonderie Pisano rappresentavano un ‘pericolo esiziale’, dunque mortale per i lavoratori e la popolazione vicine, perché non filtrati dai camini e contenenti tutte le polveri velenose ed i metalli pesanti, appare ancora tangibile il pericolo per il territorio in quanto le dinamiche non sembrerebbero mutate, ma anzi ancora radicate nel modus operandi dello stabilimento” continua.
L’Associazione Salute e Vita si appella alle istituzioni chiedendo che l’ARPAC, la Procura di Salerno, l’ASL di Salerno, il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Salerno, il Sindaco Vincenzo Napoli, l’Ufficio Autorizzazioni ambientali e rifiuti Salerno della Regione Campania con un intervento immediato tutelino la salute dei cittadini e degli stessi operai “per porre fine a queste dinamiche illecite che rischiano di mettere in pericolo ancora una volta la vita e l’ambiente”.