Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca durante un incontro con gli studenti del Liceo Scientifico “Francesco Severi” di Salerno ha fatto riferimento anche alle Fonderie Pisano.
“A Salerno abbiamo le Fonderie Pisano che a mio parere devono essere chiuse perché inquinano e non fanno nulla per evitare l’inquinamento, tanto per essere chiari. Ma quando prendi una decisione del genere dall’altra parte hai un centinaio di lavoratori che perdono il lavoro, il punto di equilibrio fra queste esigenze che sono ugualmente vitali chi lo trova?”, commenta De Luca.
“Abbiamo appreso con sorpresa e dispiacere di alcune dichiarazioni del Presidente della Regione Campania, nella mattinata di oggi – specifica l’Ufficio Ambiente delle Fonderie Pisano – in merito all’attività delle Fonderie. Va detto che le Fonderie di Fratte non sono inquinanti, come confermano le varie sentenze in tutti i gradi di giudizio ottenute nel corso degli anni e come è possibile rilevare dai dati dei monitoraggi effettuati ciclicamente e postati sul sito delle Fonderie Pisano. Anche la stessa Regione Campania, attraverso sia i controlli che le centraline di monitoraggio Arpac, asserisce la regolarità delle nostre emissioni. Infine è in atto una politica aziendale tendente all’abbassamento continuo delle emissioni sia attraverso gli investimenti sia attraverso la ottimizzazione delle attività di processo così come certificato dal primario ente di controllo ‘Certjquality’. È questo un dato di fatto che consente ai 150 lavoratori, di esercitare con tranquillità il proprio mestiere in una azienda da oltre un secolo presente su territorio salernitano”.
Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale del Movimento 5 stelle e membro della commissione ambiente Michele Cammarano. “Da anni, anche a nome delle associazioni ambientaliste e dei comitati dei cittadini di Fratte, chiediamo al presidente De Luca di emettere un’ordinanza di chiusura delle Fonderie Pisano. Oggi, con straordinario tempismo, il Presidente pare aver raggiunto questa consapevolezza. I vertici della Regione Campania non possono continuare a restare inerti di fronte a questo eco-mostro che ha prodotto danni ingenti. I risultati dello studio Spes hanno chiarito che nell’area di Fratte si sono registrati decessi per patologie collegabili con la presenza delle Fonderie Pisano e con i valori di metalli pesanti, come cadmio e mercurio, risultati 5 volte superiori alla media, prodotti dallo stabilimento. Dati che richiamano l’attenzione e la responsabilità di chi rappresenta le istituzioni a porre al centro del dibattito pubblico la tutela della salute dei cittadini. Siamo contrari, naturalmente, anche ad ogni ipotesi di delocalizzazione delle Fonderie nell’area di Buccino o in altri territori a fortissima vocazione naturalistica. Come Movimento 5 stelle saremo sempre al fianco del Comitato Salute e Vita nella denuncia di un dramma che si consuma da decenni”.
Ricordiamo che domani, venerdì 3 marzo, alle ore 11, presso il Bar Verdi Caffè Letterario in piazza Matteo Luciani, si terrà una conferenza stampa per rendere pubblico il ricorso alla C.E.D.U., Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con sede a Strasburgo, presentato dagli avvocati amministrativisti Franco Massimo Lanocita e Federico Acocella, per conto dell’associazione “Salute e Vita”. Gli avvocati, presenti alla conferenza con il presidente dell’associazione Lorenzo Forte, porteranno a conoscenza della stampa i motivi del ricorso in merito alle gravi sentenze del T.A.R. e del Consiglio di Stato, nello specifico relativamente alla richiesta di revoca dell’A.I.A., Autorizzazione Integrata Ambientale, concessa per altri dodici anni alle Fonderie Pisano, in quanto si ipotizza, da parte degli avvocati, una serie di violazioni dei diritti fondamentali previsti dalla C.E.D.U. da parte dei collegi giudicanti.