Gregorio Fiscina, presidente dell’associazione Paese Mio di Buccino, scrive a Guido Pisano, presidente delle Fonderie Pisano di Salerno, dopo aver rilevato che sul profilo personale Facebook del sindaco di Buccino Nicola Parisi è stata riprodotta una lettera di Pisano con la quale si richiede un incontro per illustrare, specialmente ai fini ambientali, il nuovo insediamento che dovrebbe allocarsi nell’Area Industriale del paese.
“Il Sindaco – scrive Fiscina – che già in passato aveva manifestato la volontà di disertare ogni incontro, dichiarando addirittura alla stampa che era pronto a scatenare una guerra mondiale nel caso di insediamento delle Fonderie a Buccino, ha accompagnato la pubblicazione della lettera con sarcastico:’Come Sindaco del Comune di Buccino, la trasferisco al mittente’. E’ da premettere che, purtroppo, la questione ambiente a Buccino è un optional, con l’Amministrazione comunale complice in vari disastri che si sono succeduti, mentre quest’Associazione li evidenziava e denunciava invano. Uno dei casi emblematici è l’aver dato l’assenso al Consorzio CGS di raddoppiare la lavorazione di percolato a cielo aperto e senza alcuna protezione, pari a ben 300 tonnellate al giorno, proveniente da ogni parte del Sud Italia, con ricaduta economica e lavorativa per il Comune pari allo zero, mentre altri Comuni del Cratere con depuratori negli insediamenti industriali avevano decisamente rifiutato. Questo scempio, che rende l’aria irrespirabile e ha comportato e comporta gravi disagi in special modo ai residenti che gravitano nell’orbita prossima al depuratore, non è stato mai oggetto di interessamento, seppure il D.D. Regionale autorizzativo 139 del 24/7/2013 ne imponesse il monitoraggio nell’arco di 2 km, ricorrendo ad un questionario, pena revoca dell’autorizzazione, che ogni 60 giorni doveva essere riempito dai cittadini stessi e trasmesso dalla CGS al Comune in ordine alle emissioni odorigene ed altro, cosa questa mai avvenuta“.
Fiscina ricorda a Pisano che la sua Associazione, alcuni anni fa, appena fu indicata l’area industriale di Buccino quale probabile delocalizzazione per le Fonderie, fu la prima a lanciare il grido di allarme, stante la precarissima condizione di inquinamento ambientale, mentre le Fonderie venivano indicate quale probabile fonte di neoplasie. “All’epoca – afferma – si sapeva che la Magistratura penale stava indagando su effetti sulla salute e quant’altro dovuto alle Fonderie ubicate in zona Fratte di Salerno, indagini che hanno dato luogo alla recente sentenza di assoluzione perchè il fatto non sussiste. Poiché, volontà politica insieme ad altri contingenti fattori, indicherebbero Buccino quale prossimo insediamento dell’Industria, ritengo che sia un diritto, ma soprattutto un dovere, saperne di più sull’impatto ambientale che si andrebbe a verificare, con un confronto maggiormente tecnico che dovrebbe poi dare seguito ad un osservatorio costante di verifica e monitoraggio da parte degli organi istituzionali, in primis il Comune di Buccino. La gente del posto è sconcertata ed ha il diritto di sapere, per cui il sottrarsi al confronto con l’Azienda Pisano è il peggior modo per insinuare sospetti, anche artatamente, da parte di chi sa e fa finta di non sapere e si arroga il diritto di decidere come fosse cosa personale e non la tutela dei sacrosanti diritti del popolo che amministra, sempre più disorientato fra i pro per il risvolto occupazionale e i contro per l’eventuale attentato all’ambiente e alla salute. Questa necessità e voglia di confronto-verifica, rapportata innanzitutto all’interesse vero che si ha per la salute dei cittadini e l’ambiente tutto, induce a chiedere all’Azienda Fonderie Pisano di essere invitati a partecipare ad ogni incontro che riguardi la ricaduta e gli effetti salute-ambiente a seguito dell’eventuale insediamento in Buccino, cosa già verificatasi in passato per altre problematiche ambientali nell’area industriale nelle quali quest’Associazione ha fatto valere le proprie determinazioni“.
– Chiara Di Miele –