Hanno avuto luogo questa mattina presso i giardini delle Grotte di Pertosa-Auletta la conferenza stampa di fine mandato del presidente della Fondazione MIdA Francescantonio D’Orilia e la presentazione del Report sulle attività portate a termine dalla sua amministrazione negli anni dal 2008 al 2022.
Come ricordato da D’Orilia la Fondazione MIdA nasce nel 2004 con lo scopo di valorizzare e tutelare le Grotte di Pertosa-Auletta e di creare anche un sistema integrato intorno. In questi anni è stata quindi ampliata l’offerta seguendo tre linee guida che sono ricerca, formazione continua anche delle maestranze e gestione sostenibile sia economica che ambientale. Le Grotte sono state protagoniste in questi anni di diversi dottorati di ricerca, la Fondazione ha collaborato con le Università, ha pubblicato libri e partecipato ad importanti programmi televisivi. Sono stati creati anche due Centri di Ricerca che sono l’Osservatorio sul doposisma e Cervene.
Le Grotte, come spiegato, sono in grado di autosostenersi. Le uscite, infatti, sono state pareggiate dalle entrate interne con un aiuto pubblico del 5%. La Fondazione ha incassato dai servizi accessori il 16% del totale. E’ stata anche risolta una situazione debitoria di oltre 517mila euro. I debiti sono stati cancellati e si è passati a +25.613 euro. Inoltre l’anno 2021 è stato chiuso con oltre 100mila euro di avanzo.
“Di questa esperienza mi resta tantissimo, innanzitutto le relazioni con tante persone che hanno lavorato in maniera incessante perché hanno creduto in un progetto con risultati encomiabili – commenta – E’ un progetto che riguarda tutto il Sud e abbiamo dimostrato che attraverso un bene naturalistico e il territorio circostante si può fare uno sviluppo sostenibile che guardi all’ambiente, al sociale e all’economia. Ritengo che sia arrivato il momento di lasciare il testimone ma l’augurio è quello della continuità su quello che si è fatto. Tutto è migliorabile con le nuove tecnologie, la scommessa del PNRR, con quello che indica anche Agenda 2030. C’è bisogno che la Fondazione continui ad aprirsi all’esterno ma all’insegna della sostenibilità”.
Ritornando alle polemiche degli ultimi mesi e a chi ha giudicato in modo negativo la sua amministrazione sottolinea come lui sia “l’uomo del fare e l’indisponibilità ad essere confermato è nata nel momento in cui mi sono reso conto che il tempo lo perdevo più per rispondere alle polemiche che per fare”.