Il referendum abrogativo sulla Giustizia non ha raggiunto il quorum del 50%+1 degli elettori. Per far sì che fosse valido era necessario che si recassero alle urne quasi 26 milioni di aventi diritto, ma la tornata referendaria si è rivelata un flop.
La percentuale di affluenza nazionale per il referendum alle 23, orario di chiusura dei seggi, si attesta al 20,8%.
Il quorum si calcola singolarmente per ognuno dei cinque quesiti referendari e poteva essere raggiunto per tutti e cinque, per alcuni sì e per altri no o per nessuno, come è accaduto.
Dopo questa giornata elettorale rimane dunque tutto così com’è: non è abrogata la legge Severino, non cambia nulla in merito alle misure cautelari o alla separazione delle carriere, così come per la riforma del Csm e per la valutazione dei magistrati.
Negli ultimi 25 anni solo una volta (nel 2011 per i quesiti su servizi pubblici locali, servizi idrici, nucleare e legittimo impedimento) il quorum ad un referendum è stato raggiunto. Finora in Italia si è votato per un referendum abrogativo 67 volte e il quorum è stato raggiunto in 39 casi.
Anche nel Vallo di Diano l’affluenza alle urne per il referendum è stata bassa in quasi tutti i comuni. Più alta in quelli dove si è votato anche per eleggere il Sindaco e il Consiglio comunale (Sanza, Buonabitacolo, Sant’Arsenio).