Anche due valdianesi coinvolti nell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Vicenza per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. I Finanzieri hanno proposto un sequestro per un importo pari a 277.066,93 euro. L’indagine è stata svolta in collaborazione con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e con l’Inps su apparenti irregolarità nelle assunzioni da parte di una ditta individuale nel settore edile.
Le Fiamme Gialle hanno scoperto un complesso meccanismo fraudolento che si basava sull’assunzione fittizia di persone residenti sia nelle province di Vicenza, Padova e Treviso che nella provincia di Salerno, per poi procedere al loro licenziamento e creare i presupposti per beneficiare delle indennità di disoccupazione e maternità. I rapporti di lavoro si protraevano per il periodo necessario ai fini del riconoscimento degli strumenti di protezione sociale. La ditta, inoltre, risultava inattiva dal 2013.
Sono state individuate tre persone al vertice del meccanismo. L’amministratore di fatto e quello di diritto, di cui uno originario di Padula ma residente in Veneto, e il consulente del lavoro residente a Padula.
Il consulente P.G. aveva provveduto alla formalizzazione e all’inoltro delle assunzioni fittizie, il titolare dell’impresa D.C.U. risultava dipendente dal 2014 di un’altra società salernitana riconducibile al consulente, mentre l’amministratore effettivo L.M. curava i rapporti con i dipendenti assunti in maniera fittizia. Tutti e tre sono legati da rapporti di convivenza, parentela o conoscenza con alcuni dei percettori dei benefici.
La Guardia di Finanza ha esaminato la posizione di oltre 130 persone, di cui 41 irregolari denunciate per diverse ipotesi di reato, tra cui truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Tra le sedi Inps che avevano provveduto alla liquidazione degli emolumenti anche quella di Sala Consilina.
– Chiara Di Miele –