E’ con soddisfazione, ma anche con preoccupazione, che FIAB Salerno (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) apprende la notizia di ammissione a finanziamento per 21 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione di una rete ciclabile intercomunale da Salerno ad Agropoli.
“Soddisfazione – dichiara Paolo Longo, Presidente di FIAB Salerno – perché finalmente potrà essere riqualificata un’opera costata svariati miliardi di vecchie lire e lasciata colpevolmente deperire per circa 20 anni. Preoccupazione perché le modalità, il procedimento e la progettazione che hanno portato a questo finanziamento ci sembrano ricalcare vecchie logiche, con il serio rischio che il passato si ripeta, e questo non ce lo possiamo permettere”.
FIAB Salerno da anni, con convegni, campagne di sensibilizzazione e altre iniziative in rete con associazioni del territorio, ha tentato di spiegare che la valorizzazione della pista ciclabile in litoranea non può non passare che all’interno di una più ampia opera di riqualificazione turistica e ambientale dell’intera fascia costiera a sud di Salerno, ovvero è necessario creare preventivamente le condizioni di attrattività e fruibilità del territorio.
L’associazione ribadisce alcune delle proposte già avanzate in passato: i comuni interessati dalla pista ciclabile devono dotarsi di un piano della mobilità ciclistica urbana che favorisca l’interconnessione ciclabile tra i centri urbani e la fascia costiera (Biciplan di Area Vasta). Considerato che si tratta di un pista ciclabile di rilievo nazionale e internazionale (Ciclopista del Sole ed Eurovelo N° 7) sarà necessario coordinare le pianificazioni con quelle di rango superiore, provinciale, regionale, nazionale. E’ inoltre indispensabile trasformare la SP 175a in ZTL creando così un’arteria ad utilizzo prevalentemente turistico e ricreativo.
La Strada Provinciale Aversana, attualmente sotto utilizzata, dovrà soddisfare la domanda di mobilità est/ovest e quella pesante. Inoltre, i comuni interessati devono dotarsi di un eccellente servizio di Trasporto Pubblico Integrato per limitare l’uso dell’auto soprattutto nei periodi della stagione balneare. Le azioni da intraprendere poi riguardano la riprogettazione della pista ciclabile con criteri di bassa manutenzione. I Comuni devono considerare da subito la possibilità di concederne la gestione ad un soggetto che ne curi manutenzione ordinaria, pulizia e valorizzazione.