Dopo la lettera dei parroci i Sala Consilina, in cui viene annunciato l’annullamento delle feste civili e religiose presenti nelle parrocchie salesi, è presto arrivata la risposta dell’Associazione APDS – agenti, produttori, e artisti dello spettacolo che richiede un incontro in videoconferenza per indicare le motivazioni su cui riflettere su questa scelta.
“Il nostro intento – affermano gli associati – è quello di riflettere sulla scelta presa per quanto riguarda le feste patronali tramite un incontro in videochiamata, con i parroci don Domenico Santangelo, don Luciano La Peruta, don Gabriele Petroccelli e don Michele Totaro, e spiegare cosa c’è dietro una festa patronale e quante famiglie ci sono”.
Ai parroci è stata inoltrata una lettera, a firma di uno dei rappresentati degli Associati APDS, riportata di seguito.
“Eccellenze,
pur condividendo a pieno la vostra lettera, dovuta, ovviamente, all’emergenza sanitaria che sta chiudendo letteralmente la nostra Nazione, devo però contestarvi, con umiltà, la parte relativa alle feste patronali nella quale testualmente scrivete: ‘vivremo unicamente il momento religioso delle medesime (Santa Messa e processione senza segni esteriori lungo il percorso), e saranno annullate le feste civili‘.
Ebbene, non mi trovate in accordo, anche a nome dell’associazione tutta che mi onoro di rappresentare, in quanto le feste patronali e di ‘piazza’ sono più che mai necessarie a fronte di una evidente situazione economica disastrosa a livello Mondiale e non vedo il motivo per il quale l’intera filiera organizzativa e di fornitori ne debba risentire ulteriormente.
Le ricordo e ricordo a me stesso che dietro ogni organizzazione vi sono persone, fedeli, padri e madri, genitori e figli che hanno più che mai necessità di lavorare per superare questo momento di difficoltà estrema.
Voi più di chiunque altro potete capire questa rimostranza essendo la Chiesa vicino agli ultimi, alle persone in difficoltà, agli emarginati che hanno bisogno di rialzarsi in questo triste momento di vita. Vi prego di rivalutare la decisione e di aiutare me e tutti noi a superare questo momento nella misericordia che umilmente chiediamo.
Sono certo che capirete il mio grido di aiuto nell’interesse della comunità artistica tutta”.
– Associati APDS –
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