“Il primo maggio è sempre un momento di riflessione e nel Salernitano bisogna prendere atto che per i lavoratori e chi opera a loro difesa è un momento difficile”.
A dirlo è Gigi Vicinanza, componente della segreteria nazionale della Cisal Metalmeccanici, che commenta l’attuale condizione occupazionale nel Salernitano in occasione della celebrazione della Festa dei Lavoratori.
“Lo è perché ci sono imprenditori che pensano esclusivamente al profitto e istituzioni sorde alle denunce quotidiane di chi è sempre in trincea – prosegue -. Intanto, nulla è stato fatto per limitare il fenomeno degli incidenti sul lavoro e stanare chi assume con finti contratti e poi sfrutta e mortifica varie professionalità. La vertenza simbolo, a mio avviso, resta quella delle Fonderie Pisano: da ormai dieci anni solo veleni e nessuna soluzione vera per la delocalizzazione. Chi ci ha perso? Tutti. A scapito di pochissimi e interessati vincitori”.
“C’è molto da riflettere perché siamo tutti responsabili di questo momento. Sarebbe ora di mettere da parte i buoni propositi per qualcosa di concreto. Dal comparto dei metalmeccanici al terziario c’è tanto da fare. Servono più controlli e un’azione incisiva delle Forze dell’Ordine. Molti lavoratori non possono licenziarsi perché non saprebbero come mantenere la propria famiglia e dunque accettano condizioni contrattuali vergognose. Non possiamo dirci che va tutto bene cantando poi l’inno di Mameli. Bisognerebbe fare autocritica più spesso. Perché – conclude – a volte siamo lontani dall’essere un Paese civile“.