“Stiamo definendo il verbale con Rete Ferroviaria Italiana che possa sbloccare una prima parte di risorse. Confido per il prossimo anno di poter cominciare a dare inizio ai lavori”. Succede tutto quasi per caso, via social network, e il dibattito sulla ferrovia Sicignano – Lagonegro torna ad infiammarsi.
Il Comitato per la riattivazione della tratta valdianese, infatti, aveva promesso di vigilare e di non illudersi a seguito delle dichiarazioni dello scorso giugno del Presidente Vincenzo De Luca. Il governatore, a Salerno, davanti ad una folta platea di stampa e giornalisti, ha affermato che sarebbe stata imminente una decisione a favore della riapertura della Sicignano – Lagonegro fino a Polla. Alcuni atti però, come il taglio dei ponti a Padula, ha reso scettici, oltre i membri del Comitato, gli stessi cittadini che non riescono a spiegarsi la contraddizione di una ferrovia da riaprire e intanto lasciata al degrado e tagliata in diversi punti.
Sono arrivate, in un commento ad un post pubblico sulla pagina Facebook del Comitato, che aveva condiviso un articolo di ferrovie.it in cui si dichiaravano le intenzioni della Regione Campania con tanto di immagini della stazione di Polla, le parole brevi ma chiare di Luca Cascone, Presidente della Commissione Trasporti della Regione.
Cascone, taggato da qualche cittadino, non ha mancato di portare il suo contributo alla causa. Sono stati taggati anche lo stesso Vincenzo De Luca e l’assessore regionale Corrado Matera, che più volte si è esposto dicendo che rivedere il treno lungo il Vallo di Diano non è un sogno.
La speranza del Comitato per la riattivazione della Ferrovia Sicignano – Lagonegro è duplice, una riguarda il passaggio dalle parole ai fatti e la seconda è che anche i Sindaci del territorio facciano sentire la loro voce, anziché restarsene in disparte come se lo sviluppo dei Comuni da loro amministrati non passasse anche dalla questione trasporti oltre che dalle prioritarie vicende legate alla Sanità, alla giustizia, all’istruzione.
– Miriam Mangieri –