“Ora basta!“. Comincia così uno sfogo lasciato a Fb da parte del sindaco di Montesano sulla Marcellana, Giuseppe Rinaldi, che ieri ha soccorso per primo la 51enne montesanese vittima di un incidente stradale lungo l’arteria che conduce nel capoluogo. “Chi mi conosce sa che raramente faccio polemiche quando si tratta di amministrare la cosa pubblica, al di là dell’Ente competente, al di là del partito che governa – dichiara il primo cittadino – sono stato ieri testimone diretto di come la rete di emergenza sanitaria e il piano ospedaliero nel e del Vallo di Diano vadano immediatamente rivisti e potenziati“.
Rinaldi afferma di aver chiamato il 118 dopo l’incidente e che l’ambulanza è arrivata velocemente sul posto, che il personale sanitario ha soccorso la donna con competenza e ha chiamato la centrale per chiedere dove portarla a causa delle fratture riportate. “Risposta? – continua Rinaldi – Ospedale di Eboli perché a Polla non c’è nel fine settimana l’ortopedico disponibile. Non finisce qui: arrivano ad Eboli ed essendo la donna trasportata su barella spinale, i nostri sanitari, ripeto ottimi, devono attendere che vengano restituiti gli attrezzi sanitari propri dell’ambulanza per renderla funzionale e poter ripartire; intervento 10.20 circa, rientro da Eboli intorno alle 14. Quattro ore che il Vallo di Diano ha solo un’ambulanza medicalizzata a Teggiano. Se un cittadino di Tardiano in quelle ore avesse avuto necessità urgente, considerati il tempo di percorrenza da Teggiano a Tardiano o addirittura l’assenza se questa ultima ambulanza fosse impegnata altrove, non so che sarebbe successo. Questo è il punto: se dovesse succedere una pluriemergenza come e cosa faremo? Ricordo che a Tardiano eravamo riusciti ad avere una ambulanza seppur di tipo B ma l’ASL l’ha ritenuta antieconomica, nonostante locali utenze ed altro erano a carico del Comune, e l’ha chiusa“.
Secondo Rinaldi bisogna istituire quanto prima un tavolo operativo permanente tra Conferenza dei Sindaci, Asl, Regione e tutti i soggetti del settore che tratti dei temi inerenti alla Sanità. “La questione del punto nascita, una questione che non doveva proprio nascere, ce lo insegna – incalza – gli organi politici preposti, competenti, al momento non funzionano e se anche funzionassero hanno una portata più ampia. Organi che necessitano di rinnovamento come chiesto da diversi colleghi all’ultima riunione a Polla. A noi serve una discussione e una proposta seria e concreta a livello comprensoriale. Questo è un territorio che ha bisogno di una sanità funzionante e ritengo che la rete emergenza sia fondamentale per garantire la sicurezza di chi ci vive. I sindaci devono proporre, chiedere interventi e a volte anche denunciare quando non hanno mezzi e competenza per agire immediatamente, come in questo caso. Il tema è troppo delicato per far finta che vada tutto bene“.
– Chiara Di Miele –
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