Non bastano la stanchezza dovuta alla routine, la crisi economica e le preoccupazioni a far vacillare le certezze del maschio italiano. A dare manforte adesso ci si mette pure la tecnologia: multitasking, sovraccarico di informazioni dovuto alla maggiore facilità d’accesso al sapere, connessione continua alla Rete e uso spropositato di social network sono tutti fattori di rischio che creano disagi e disturbi. Questa nuova forma di afflizione è chiamata tecno-stress. Questa patologia indotta dalle nuove strumentazioni sempre più all’avanguardia è un fenomeno in crescita che attualmente colpisce circa 2 milioni di italiani.
Ansia, insonnia, irritabilità, calo del desiderio e altri problemi sessuali e di relazione sono solo alcuni dei sintomi dei tecno-stressati. Queste le conclusioni di uno studio condotto da una società di ricerca i cui esperti hanno intervistato centinaia di manager ICT, i quali hanno confessato di non avere tempo per curare il rapporto di coppia.
Il tecno-stress, infatti, causa tra gli altri effetti astenia sessuale, il calo del desiderio dovuto all’abbassamento del livello di testosterone, l’ormone responsabile della libido maschile. Sotto accusa pure Facebook e Twitter. Secondo uno studio Usa, pubblicato sul Journal of American Medical Association, il 16% degli uomini soffre di totale assenza di stimoli sessuali nei confronti della partner per via del troppo tempo passato a postare e twittare. Il tempo trascorso sui social network o a stretto contatto con le nuove tecnologie danneggia inoltre le fantasie sessuali di coppia portando crisi all’interno della relazione. Un problema che in determinate situazioni può portare a una vera e propria dipendenza. Secondo un’indagine del 2013 di Mobile Consumer Habits, un americano su 10 non rinuncia a usare lo smartphone anche durante un rapporto sessuale. Il risultato dell’indagine va nella stessa direzione di un questionario diffuso un anno fa dal sito Broadbandchoises, pubblicato dal New York Daily News, sull’uso dei gadget tecnologici. Il 15% delle persone intervistate aveva confessato di avere meno rapporti sessuali per colpa di notebook e tablet, spesso portati a letto. Meglio staccare la spina a computer, tablet e smarthpone.
Bibliografia: www.lastampa.it www.repubblica.it www.iltempo.it
Farmacia 3.0 – Rubrica a cura del dott. Alberto Di Muria