“Long Covid” è un’espressione che indica una condizione del paziente guarito dal Covid-19 e negativo al tampone che, tuttavia, continua a manifestare sintomi legati alla malattia.
Secondo l’OMS 1 su 4 dei soggetti affetti da Covid-19 ha sintomi che persistono a distanza di 4-5 settimane dal riscontro della positività e 1 su 10 presenta sintomi dopo 12 settimane. Il Long Covid, quindi, è sviluppato, per motivi non ancora noti, da alcuni pazienti che hanno contratto l’infezione. Si tratta di una condizione che può riguardare soggetti di tutte le età, che non necessariamente hanno manifestato sintomi clinici significativi durante la fase acuta dell’infezione.
In particolare, in un ampio studio cinese, che ha coinvolto oltre 1700 pazienti ammalatisi a Wuhan nei primi cinque mesi di pandemia, la stanchezza e la debolezza muscolare sono stati i sintomi documentati con maggiore frequenza, da 6 pazienti su 10. Sono sintomi che, però, possono manifestarsi in modi diversi.
Spesso il paziente riferisce di sentirsi improvvisamente debole e spossato dopo aver affrontato sforzi anche non eccessivi, che prima della malattia superava con grande facilità, o di avvertire improvvise sensazioni di stanchezza e debolezza durante la giornata. In questi casi si è dimostrato molto efficace un integratore presente in farmacia che unisce all’azione antiossidante e di supporto della funzionalità cellulare delle principali vitamine del gruppo B, l’attività di stimolo alla funzionalità dei mitocondri, gli organelli intracellulari che garantiscono la produzione dell’energia necessaria per ogni cellula, del Coenzima Q10, del Pirrochinolina chinone e del coenzima NADH. Tutto ciò migliora il metabolismo energetico generando una sensazione generale di benessere. Per supportare l’azione di questo integratore può essere utile associare un integratore specifico delle principali vitamine del gruppo B e l’uso di un simbiota capace di migliorare velocemente ed efficacemente l’attività del microbiota intestinale, essenziale per il corretto funzionamento energetico dell’organismo. Qualora la stanchezza si manifesti prevalentemente con un senso di spossatezza generalizzata ed indefinita può essere utile ricorrere ad un integratore che unisce all’azione delle principali vitamine del gruppo B quella di alcune piante cosiddette adattogene, cioè capaci di aumentare in maniera aspecifica la capacità dell’organismo a resistere a stress di varia natura, quali la Rhodiola o il Guaranà.
Se poi alla stanchezza si associano crampi o dolori muscolari diffusi è essenziale assumere un integratore che apporti magnesio, ma in una forma altamente assimilabile ed efficace, come il magnesio sucrosomiale.
Infine se questa sintomatologia viene riscontrata nei nostri piccoli, che purtroppo in numero rilevante hanno dovuto affrontare la pandemia, può essere molto utile ricorrere ai complessi vitaminici e alla formulazione di probiotici e vitamine presenti in farmacia e studiati apposta per la loro età.