Il disturbo ossessivo compulsivo, conosciuto anche come DOC, è un disturbo caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni.
Le ossessioni sono idee, pensieri, impulsi o immagini che insorgono improvvisamente nella mente e che vengono percepiti come fastidiosi e privi di senso. Le compulsioni sono azioni mentali e/o comportamenti che si manifestano in risposta alle ossessioni e che ne rappresentano un tentativo di soluzione; di solito sono seguite da un senso di sollievo dal disagio causato dalle ossessioni, seppure un sollievo solo temporaneo.
Una grande parte della sofferenza di chi soffre di DOC dipende proprio dal fatto di rendersi conto della esagerazione o irrazionalità dei propri timori e dei propri comportamenti. Questa consapevolezza spinge a contrastare ossessioni e compulsioni con effetti che generalmente aggravano i sintomi e la sofferenza. Ad esempio nel tentativo di evitare di sentirsi pazzo o ridicolo nell’alzarsi di notte a controllare il gas, il soggetto può decidere di ricontrollare ripetutamente il gas prima di andare a letto in modo preventivo, anche se dopo il primo controllo è già sicuro di averlo chiuso e non è più preoccupato. Curare il Doc con l’omeopatia è una strada che alcune persone hanno seguito con successo. Bisogna però comprendere che questa disciplina non si basa sul concetto di causa-effetto. L’omeopatia considera infatti la persona come un tutt’uno e quindi il trattamento omeopatico si concentra sul paziente come persona.
Vediamo allora alcuni dei rimedi omeopatici che vengono usati. Arsenicum album: il tipo è caratterizzato da ansia, soprattutto la notte, agitazione e prostrazione, si stanca al minimo sforzo. E’ diffidente e sospettoso, meticoloso fino alla pignoleria, ipocondriaco, rifiuta medicamenti ed aiuti. Lachesis: il tipo presenta depressione e astenia al mattino, eccitazione e nervosismo la sera. Passa dall’essere riservato e schivo, per la sua diffidenza, ad atteggiamenti di grande reattività nelle situazioni negative.
Natrum muriaticum: è il tipo che se ha una preoccupazione ci pensa e ci ripensa e continua a ripensarci, da solo e in silenzio. Odia stare al centro dell’attenzione e non ama parlare di sé stesso o vantarsi. Sensibile al punto di immedesimarsi nelle pene altrui. Sente di non essere in grado di sopportare qualunque forma di umiliazione, di dolore. Thuya Occidentalis: il tipo presenta una generale tendenza depressiva, indecisione, forte ansia, soffre di ogni genere di cattivi pensieri che non riesce a dominare. Vive questa sua condizione come una punizione per qualcosa di cattivo di cui si sente colpevole.
Per inciso anche la fitoterapia può essere utile ad esempio con un integratore presente in farmacia a base di melissa, asparago, griffonia e ashwagandha, efficace per il rilassamento ed il benessere mentale.