L’attività fisica potenzia le performance cognitive: migliori risultati se pratichiamo sport dopo quattro ore dalla sessione di studio. Parola di scienziati del Radboud University Medical Center, Paesi Bassi.
Che siano esami universitari o quelli della maturità, la speranza è sempre la stessa, che la memoria non ci abbandoni o cancelli in un attimo nozioni studiate e ripetute per mesi. Ad aiutare la memoria a svolgere questo importantissimo compito, oltre alla giusta e corretta alimentazione, anche un piano di attività fisica. Così come afferma uno studio, apparso in questi giorni sulla rivista Current Biology, secondo il quale praticare sport dopo una giornata di studio aiuta a consolidare le informazioni acquisite e, sempre secondo i risultati dello studio svolto, i risultati migliori si ottengono se si fa sport dopo 4 ore dallo studio.
I ricercatori del Radboud University Medical Center di Nijmegen (Paesi Bassi) hanno coinvolto più di 70 individui ad una sessione di studio e successivamente ad un allenamento. L’attività di memorizzazione prevedeva l’apprendimento di informazioni relative ad immagini in relazione a dei luoghi, quella fisica 40 minuti di attività aerobica su una cyclette raggiungendo una frequenza cardiaca pari all’80% della frequenza massima. Successivamente i partecipanti sono stati divisi in 3 gruppi: il primo ha eseguito immediatamente l’esercizio fisico, il secondo quattro ore più tardi lo studio, il terzo non ha svolto alcun esercizio. Quarantotto ore dopo i partecipanti sono stati valutati sia con domande su quanto appreso sia attraverso una risonanza magnetica.
I risultati hanno dimostrato che coloro quali si erano sottoposti ad attività fisica quattro ore dopo la sessione di apprendimento avevano memorizzato meglio quanto appreso rispetto agli altri due gruppi. La risonanza magnetica inoltre ha confermato un’attività maggiore a livello dell’ippocampo, importante area per apprendimento e memoria.
Le potenzialità di una scoperta del genere, che può inizialmente far sorridere per la bizzarria dell’argomento studiato, possono rivelarsi invece svariate e di applicazione anche clinica.
Bibliografia: www.lastampa.it – www.medicinalive.com – www.farmacia.it – www.radiopal.it
Farmacia 3.0 – a cura del dott. Alberto Di Muria