Colori e permanenti le usavano già gli egizi, gli antichi romani ed i greci grazie ad unguenti ed henné. Ci sono però delle controindicazioni.
I capelli sono prodotti dal follicolo pilifero e quando emergono dal cuoio capelluto sono una struttura “morta” costituita da cellule completamente cheratinizzate. Queste cellule contengono alte concentrazioni di una proteina fibrosa, molto resistente, la cheratina.
Il fusto del capello è costituito da 3 strati sovrapposti che dall’esterno verso l’interno sono la cuticola, la corteccia e il midollo. I trattamenti utilizzati per colorare, arricciare o stirare i capelli, ma anche fattori fisici e meccanici possono danneggiare il fusto. Quando la cuticola è integra, per esempio, i capelli sono lucidi; d’estate con un’incauta e prolungata esposizione ai raggi del sole i capelli tendono a diventare secchi perché le cellule della cuticola si sfaldano. Allo stesso modo un trattamento come la permanente, rompendo i legami presenti fra gli atomi di zolfo della cistina, può determinare fragilità del capello che manifesta la tendenza a spezzarsi con maggiore facilità.
Prodotti utilizzati per la tintura o per la permanente possono indurre reazioni allergiche e facilitare la caduta. Le tinture per capelli possono essere temporanee, se la loro durata è molto breve poiché vengono rimosse con lo shampoo successivo. Queste tinture danneggiano poco il capello e sono raramente causa di allergie.
Le tinture semipermanenti, invece, hanno una durata di 6-10 lavaggi e servono soprattutto a modificare lievemente il colore naturale, di un tono o due, ma non schiariscono i capelli. Sono utili in quelle persone con pochi capelli bianchi; possono contenere composti chimici o coloranti di origine vegetale; anche l’henné, ad esempio, è un colorante semipermanente.
Le tinture permanenti, invece, sono necessarie se i capelli bianchi sono molti o se si vuole modificare drasticamente il colore naturale; agiscono attraverso un processo di ossidazione. Tutte le tinture permanenti contengono parafenilendiamina o suoi derivati e possono causare reazioni allergiche: in generale danneggiano il capello quanto più il colore prescelto è più chiaro del colore originale.
Bibliografia: www.lastampa.it – www.leggo.it – www.vanityfair.it – www.lapelle.it