Uno studio pubblicato dalla rivista Cell Host & Microbe ha confermato che l’eccesso di antibiotici è una delle possibili cause dello sviluppo da adulti delle malattie a carico del sistema immunitario come le allergie. Un motivo in più dunque per utilizzarli con parsimonia anche se sono stati una vera e propria rivoluzione nel campo della medicina.
Gli antibiotici, infatti, hanno permesso di abbassare negli ultimi 70 anni la mortalità dovuta alle infezioni batteriche di varia origine. Un’arma potente ma a doppio taglio, che a volte si rivela inefficace a causa dell’inadeguatezza con la quale vengono prescritti. Studi recenti hanno dimostrato che circa un quarto dei farmaci utilizzati in età pediatrica sono antibiotici, e un terzo di questi è prescritto senza motivazione reale.
Varie ricerche hanno dimostrato il ruolo determinante del microbiota intestinale e l’utilizzo errato degli antibiotici, che hanno come obiettivo i microrganismi, può rappresentare un grave danno per la salute.
Dai dati provenienti dagli studi pubblicati negli ultimi dieci anni, gli scienziati statunitensi hanno scoperto che esiste una forte relazione tra l’utilizzo di antibiotici da piccoli e lo sviluppo di malattie a carico del sistema immunitario da grandi. Ciò si verifica perché alcuni microrganismi dell’intestino influenzanolo sviluppo delle cellule del sistema immunitario, e quando si fa intervenire l’antibiotico la maturazione è parzialmente compromessa.
Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento significativo delle malattie legate al metabolismo e al sistema immunitario.
Gli scienziati hanno anche scoperto che nei bambini si registrano fisiologicamente importanti cambiamenti nella composizione della flora. Queste alterazioni possono essere rilevate attraverso un test. I ricercatori in pratica hanno evidenziato che è possibile, attraverso l’analisi del microbiota, risalire all’età del bambino. Un dato che potrebbe essere utilizzato come test di laboratorio per valutare il corretto sviluppo della flora in relazione all’età. Non solo, in caso di anomalia, dovuta all’utilizzo errato dei farmaci, lo si potrà sfruttare per intervenire con una cura a base di probiotici.
Bibliografia: www.lastampa.it – www.fidelityhouse.eu – www.diariodelweb.it
Farmacia 3.0 – Rubrica a cura del dott. Alberto Di Muria