La vita frenetica e piena di imprevisti può letteralmente appesantirti, sotto diversi punti di vista. In un recente sondaggio, il 38% degli partecipanti ha riferito di mangiare, o di mangiare troppo, come mezzo per affrontare situazioni emozionalmente cariche o percepite come stressanti.
L’alimentazione emotiva si verifica quando le persone tendono a mangiare troppo a causa di forti emozioni o sentimenti, piuttosto che per rispondere ai propri segnali interni di fame. A volte, quando si provano emozioni forti, queste stesse emozioni possono superare il senso fisico di sazietà, e questo può portare a mangiare troppo. Così, il cibo è usato come un meccanismo di difesa, che attutisce momentaneamente le emozioni. In tutto questo, è essenziale riconoscere che questa esperienza contribuisce a portare avanti un circolo vizioso. Avvertire emozioni stressanti può portare a mangiare troppo, il che porta a sua volta a provare senso di colpa o vergogna.
La meditazione per dimagrire consiste in una serie di tecniche che possono essere usate per aiutare ad aggiustare il rapporto con il cibo e i comportamenti alimentari. La meditazione ci porta ad essere presenti e a coinvolgere i nostri sensi. Il mindful eating e l’intuitive eating a loro volta aiutano a rallentare e ad ascoltare i segnali di fame o di sazietà che il corpo manda, e possono aiutare a smettere di mangiare in modo emotivo.
Alimentarsi in modo mindful significa sviluppare consapevolezza delle proprie emozioni legate al cibo e dei segnali fisici che il nostro corpo ci invia. La meditazione per dimagrire insegna a distinguere tra fame fisica e fame emotiva. Per prima cosa occorre eliminare le distrazioni mentre si mangia spegnendo la TV, tenendo il telefono lontano dal tavolo da pranzo e allontanandosi dal computer. Bisogna mangiare lentamente e masticare bene il cibo. A questo punto, si realizza un semplice check-up a metà del tuo pasto, per valutare come ci si sente: si ha ancora fame o no?
E’ importante assicurarsi che i tutti i sensi entrino in gioco mentre ci si nutre con consapevolezza, concentrati sull’odore del cibo che si ha nel piatto, sul suo gusto, sulla sua consistenza. Occorre sempre prestare attenzione a come il cibo ci fa sentire: soddisfatto? Eccitato? Assonnato? Gonfio? Sazio? Insoddisfatto?
Mangiare con consapevolezza può inizialmente essere complesso: occorre darsi del tempo per fare pratica. Non abbattersi se si sbaglia o si fa un passo indietro. Fa tutto parte del processo.