Gli estratti di Cimicifuga racemosa sono utilizzati in tutto il mondo come terapia per i sintomi della menopausa da tantissimo tempo: il primo fitomedicinale a base di Cimicifuga racemosa è disponibile in Germania addirittura dal 1956. Di recente è stata pubblicata in Germania una revisione che ricostruisce e valuta analiticamente gli sviluppi dell’uso nel tempo di questa risorsa fitoterapica analizzando l’insieme dei studi clinici sulla sicurezza e sull’efficacia.
Gli autori della revisione fanno notare che, in linea con lo sviluppo dei riferimenti legislativi in Germania e in Europa, gli studi clinici sulla pianta medicinale Cimicifuga racemosa sono stati di tipo osservazionale durante gli anni ’50 e ’60 e controllati a partire dagli anni ’80. Dal 2000 a oggi sono stati pubblicati complessivamente 28 studi clinici sull’efficacia di Cimicifuga racemosa; studi realizzati da équipe diverse in Europa, America e Asia.
In questi studi 11.073 pazienti hanno assunto fitomedicine a base di Cimicifuga racemosa, il 93% di questi ha assunto l’estratto isopropanolico. Sessant’anni di studi preclinici e clinici su Cimicifuga racemosa hanno documentato la sua efficace nel trattamento dei sintomi della menopausa e in pazienti sintomatiche in premenopausa, oltre a una serie di possibili effetti benefici aggiuntivi. Di questi estratti è stata dimostrata la sicurezza in quanto soddisfano i requisiti normativi per i trattamenti a lungo termine, anche per i tessuti sensibili agli estrogeni come seno, utero o tumori; non hanno alterato l’azione degli inibitori dell’aromatasi o del tamoxifene né mostrato epatotossicità. Sono state inoltre dimostrate anche le azioni a livello periferico e di SNC correlate a percorsi che sono responsabili della termoregolazione, dell’umore e del sonno.
Di recente è presente in farmacia un integratore molto efficace che basa la sua azione su tre componenti fitoterapici. Il primo è appunto la Cimicifuga racemosa, pianta che ha dimostrato di essere una valida alternativa all’estradiolo transdermico nella gestione dei disturbi del climaterio. Ancora troviamo l’estratto di Luppolo, che contiene il fitoestrogeno più potente conosciuto, anche a concentrazioni basse, il che spiega il suo uso contro i sintomi legati al climaterio.
È anche in grado di agire sul sistema nervoso come ipnoinduttore e blando sedativo riuscendo a contrastare i disturbi di insonnia, nervosismo, dismenorrea e problemi digestivi. Infine è presente l’Agnocasto, il cui estratto agisce direttamente sul sistema endocrino modulando la produzione di alcuni ormoni ipofisari.
Questo giustifica un suo impiego per la cura di irregolarità del ciclo mestruale e per ridurre i sintomi premestruali.