L’influenza sta per arrivare in Italia. Il Ministero della Salute ha già predisposto un piano di vaccinazione adeguato ai nuovi ceppi virali isolati nell’emisfero meridionale, dove si è registrata una crescita del numero di persone colpite rispetto alla stagione invernale precedente. Il vaccino è particolarmente raccomandato agli anziani e deve essere somministrato tra la metà di ottobre e la fine di dicembre.
In Australia, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, l’influenza ha raggiunto in anticipo il picco epidemico colpendo con sindromi influenzali un numero di persone molto più elevato rispetto agli anni passati. Le malattie respiratorie sono state numericamente e significativamente frequenti nei giovani adulti e nei pazienti anziani, con un aumento importante dei ricoveri per polmonite nei soggetti di età superiore ai 65 anni. L’influenza sta ancora finendo in Australia, quindi si aspetta per dati più certi, ma gli esperti pensano che quest’anno in Italia sarà di intensità media, con circa 5 milioni di casi, l’equivalente più o meno dell’anno scorso, malgrado l’arrivo di un nuovo ceppo, come H1N1 Michigan, che è la novità di quest’anno. Sarà nella norma, insomma, ma come sempre da non trascurare: ogni anno si contano migliaia di decessi tra i soggetti più fragili.
Secondo le raccomandazioni diramate dal Ministero della Salute, quest’anno la vaccinazione è offerta a tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano controindicazioni specifiche, ma è fortemente raccomandato ai gruppi a rischio. La composizione dei vaccini è aggiornata ogni anno e dipende dagli ultimi ceppi virali isolati durante la stagione precedente e da quelli virali individuati nell’emisfero meridionale.
La vaccinazione antinfluenzale rappresenta il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze. In presenza di una buona corrispondenza fra la composizione del vaccino e i virus influenzali circolanti l’efficacia stimata in adulti sani è del 70-90%. Tra le persone che dovrebbero fare il vaccino, i virologi ricordano i gruppi più a rischio: anziani, soggetti immunodepressi, bambini piccoli e chi presenta problemi cronici respiratori.
Bibliografia :www.tgcom24.mediaset.it – www.affaritaliani.it – www.diariodelweb.it