Il Cardo mariano è noto sin da tempi remoti per i suoi usi alimentari e le numerose virtù benefiche. La pianta è ricca di flavolignani, che formano il principio attivo più importante, la silimarina.
Questa è formata da un fitocomplesso di tre molecole: la silibina, la silicristina e la silidianina, che sinergizzano la sua azione. Fra i suoi costituenti vi sono poi molti flavonoidi, tra cui la quercetina, tocoferoli, steroli, tannini, sostanze amare.
Il Cardo mariano è considerato un alleato del fegato, in quanto la silimarina possiede un’azione antiossidante ed epatoprotettrice che espleta nelle forme di sofferenza epatocellulare di varia origine.
Interviene, inoltre, nel processo di rigenerazione degli epatociti, stimola la sintesi proteica e ha anche una funzione antiossidante contro i radicali liberi creati da alcool e sostanze tossiche. A tal proposito aumenta del 35% i livelli epatici di glutatione, un importante agente antiossidante. La pianta inoltre riduce i mediatori dell’infiammazione. In poche parole, il cardo mariano difende il nostro fegato da tutti i “veleni”. Ultimi studi hanno dimostrato inoltre come abbia un effetto protettivo sui reni dal danno provocato da farmaci come il paracetamolo e da due chemioterapici come la vincristina e il cisplatino.
Gli studi clinici, condotti in doppio cieco randomizzato, hanno dimostrato come la silimarina sia efficace in diversi tipi di patologie epatiche come cirrosi, epatite cronica e steatosi epatica. È inoltre indicata anche nei vari avvelenamenti indotti da sostanze chimiche tossiche e da sostanze velenose o da alcool, con miglioramento degli enzimi epatici come le transaminasi e le gamma GT.
La sua efficacia viene esaltata quando usato in associazione ad altri fitoterapici dotati di azione depurativa. Ad esempio, è disponibile in farmacia un integratore contenente il Cardo mariano che vanta proprietà epatoprotettive, coleretiche, cioè di stimolo alla produzione di bile, antiossidanti e digestive grazie all’efficacia dei diversi e molto conosciuti principi attivi che contiene.
Oltre al Cardo troviamo infatti il Boldo, una pianta utilizzata per la digestione difficile, la stitichezza e l’insufficienza epatica grazie alle sue proprietà disintossicante, digestiva e colagoga, e il Carciofo, che rappresenta una vera e propria miniera di principi attivi, sostanze in grado di provocare un aumento del flusso biliare e della diuresi. Da non sottovalutare anche la funzione epatoprotettiva e antitossica della pianta.
Completano la formulazione la Picrorhiza, molto utilizzata nella medicina ayurvedica per le sue proprietà antinfiammatorie, gli Enzimi digestivi, la cui presenza riduce il carico di lavoro enzimatico posto su fegato, pancreas ed intestino e l’Oxicyan, un potente fitocomplesso antiossidante a base di fitocianine di spirulina, le alghe blu-verdi, e antocianine naturali di mirtillo.