Chi dorme poco o male va incontro a diversi disagi durante la giornata: può sentirsi stanco, assonnato, incapace di concentrarsi e prestare attenzione a quello che fa, di cattivo umore. Nel tempo si ritrova anche ad essere più grasso, per quanto non immagini che la causa sia proprio la scarsità di ore di sonno.
Durante il sonno notturno il corpo secerne degli ormoni (leptina e grelina) che regolano l’appetito perché permettono ai centri della fame, siti nel cervello, di conoscere il fabbisogno calorico dell’organismo, e se non si dorme a sufficienza l’equilibrio salta, provocando un aumento dell’appetito non giustificato dal fabbisogno alimentare dell’organismo e quindi generando sovrappeso e obesità.
La grelina è prodotta dallo stomaco, ha la funzione di stimolare l’appetito e aumenta prima dei pasti, mentre la leptina è prodotta dagli adipociti e, in base alla sua quantità, permette al cervello di conoscere la quantità del grasso stoccato nel corpo perché possa conseguirne un aumento dello stimolo della fame se la riserva di grasso è scarsa.
Chi dorme poco ha una disregolazione del bilancio energetico e il maggior dispendio di energie dovuto all’aumento delle ore di veglia non consente di consumare l’intero apporto energetico, che appare superiore alle necessità: chi sta più sveglio consuma quindi di più, ma mangia anche di più di quanto poi consuma.
Tutto ciò è stato dimostrato da un gruppo di ricercatori americani che hanno voluto capire perché se non si chiude occhio si rischia di aumentare il girovita e hanno condotto un esperimento arruolando un gruppi di 16 di volontari, uomini e donne sani e magri, ospitati per due settimane in una “suite del sonno” dello University of Colorado Hospital. Gli ospiti del Centro sono stati divisi in due sottogruppi di cui uno poteva continuare a dormire le canoniche nove ore, mentre l’altro solo cinque.
I ricercatori, il cui studio è pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, hanno controllato continuamente il dispendio energetico e l’introito calorico di tutti gli ospiti, scoprendo che il gruppo che dormiva meno spendeva anche più energie, in media il 5% in più, ma consumava anche più calorie, il 6% circa più di chi dormiva nove ore.