Il mezzo più efficace per giungere alla vecchiaia con ossa sane è la prevenzione fin dall’età giovanile però alcuni fitoterapici e gemmoterapici sono ottimi, anche in età avanzata, nel favorire l’equilibrio minerale e la fissazione del calcio nelle ossa.
L’osteoporosi è una malattia scheletrica sistemica caratterizzata da ridotta massa ossea e da deterioramento microarchitetturale del tessuto osseo. La gravità dell’osteoporosi è dovuta al fatto che per l’aumentata porosità del tessuto osseo le trabecole di sostegno divengono più sottili e si formano delle lacune all’interno per cui l’osso perde la capacità di resistenza meccanica e può fratturarsi anche per piccoli traumi o sforzi.
La prevenzione, iniziata in età giovanile e proseguita nell’età adulta, rappresenta sicuramente il mezzo più efficace per affrontare questa malattia al fine di poter raggiungere una buona massa ossea e arrivare così alla menopausa e alla senescenza con un osso robusto. L’esercizio fisico equilibrato e quotidiano consentirà di migliorare non solo il metabolismo dell’osso ma contribuirà a rinforzare anche l’apparato muscolare. Anche l’alimentazione può svolgere un ruolo importante: periodi prolungati di dieta a basso contenuto calorico o diete con alto contenuto di sodio o proteine o fibre favoriscono la perdita di calcio e proteine dall’osso.
La fitoterapia agirà principalmente a due livelli: apportando minerali facilmente assimilabili e aumentando la trama ossea. La pianta maggiormente utilizzata è Equisetum arvense L. grazie alla ricchezza in silicio e quindi alla sua attività rimineralizzante. Questo oligoelemento contribuisce ad assicurare la solidità scheletrica, la plasticità della cartilagine ove risulta fondamentale per la sintesi del collagene e dei glucosaminoglicani della cartilagine articolare e l’elasticità di vasi e tessuti. Il silicio in caso di frattura accelera la formazione del callo osseo. I flavonoidi, presenti nel fitocomplesso, in sinergia con il silicio, sarebbero in grado di determinare «un aumento del numero degli osteoblasti, le cellule che costruiscono l’osso nuovo e una loro più marcata attività mentre sarebbero capaci di ridurre sia il numero sia l’attività degli osteoclasti, le cellule che distruggono l’osso.
Abies pectinata MG viene indicato come un gemmoderivato ad azione rimineralizzante in grado di favorire l’equilibrio minerale e la fissazione del calcio nelle ossa. Sequoia gigantea MG possiede una buona attività osteoblastica che si manifesta sia nell’uomo sia nella donna. Il gemmoderivato, infatti, agisce favorendo una migliore mineralizzazione e una migliore vitalità della trama ossea. Rubus fructicosus MG, ottenuto dai giovani getti di rovo, manifesta un’azione osteoblastica di consolidamento del tessuto osseo, in particolare a livello femoro-tibiale. Può essere associato agli altri due gemmoderivati.