Scatta l’allarme saponi e detersivi: alcuni di questi prodotti infatti secondo l’Unione Europea conterrebbero gli EDC (Endocrine disrupting chemicals), ossia sostanze chimiche nocive al sistema ormonale dell’uomo.
Queste in particolare sono contenute in moltissimi prodotti di uso quotidiano come saponi per il corpo e detergenti per la casa: spray anti zanzare, shampoo, bagnoschiuma, detersivi e saponi di vario genere.
Ora però dopo un lungo iter è arrivato lo stop della Commissione europea che ha dichiarato che gli Edc debbano essere eliminati da tutti i prodotti in commercio nell’Ue.
Gli EDC sono sostanze sia naturali che chimiche che possono alterare le funzioni del sistema endocrino dell’uomo. Questi prodotti uccidono tossine, parassiti e batteri e quindi possono essere utili a mansioni quotidiane; al contempo però nuocciono alla salute dell’uomo e degli animali. Tali sostanze sono presenti ovunque: nell’aria, negli alimenti, in cosmetici e prodotti per l’igiene personale, in molti oggetti di uso quotidiano e tutti, bambini e adulti, veniamo in contatto con esse costantemente.
È possibile controllare l’etichetta dei suddetti prodotti prima dell’acquisto per sapere se siano presenti sostanze nocive. Gli Edc più diffusi sono: gli ftalati; il bisfenolo A, anche noto come BPA, usato fino al 2010 per produrre biberon; il disinfettante triclosano; i parabeni, usati in creme e cosmetici, smalti per unghie.
Queste sostanze colpiscono l’apparato ormonale e in particolare hanno conseguenze soprattutto sul fegato. In generale si può dire che rischia di più chi si espone a tali sostanze in dosi massicce e per un periodo di tempo prolungato. Le malattie più comuni che possono essere causate dall’assunzione di EDC sono il diabete e diverse malattie cardiovascolari. Un altro effetto collaterale derivante dal contatto con questi prodotti è l’influenza che possono avere su ghiandole come la tiroide. Inoltre possono causare l’induzione di uno sviluppo sessuale precoce: la cosiddetta pubertà anticipata.
Possono poi agire sul metabolismo dei lipidi e del glucosio, favorendo l’obesità e l’aumento del tessuto adiposo: per questo vengono definiti “Metabolic disruptors” dagli uomini di scienza.
Bibliografia: www.affaritaliani.it – www.improntaunika.it – www.money.it – www.blastingnews.com