Le fake news ai tempi del Coronavirus impazzano e capita a tantissimi di lasciarsi ingannare da comunicati e dati poco veritieri forniti da fantomatici canali di informazione. Proprio come nel caso di una tabella, divenuta virale negli ultimi giorni grazie ai social e a Whatsapp, che riporta il programma delle riaperture per le Fasi 1, 2 e 3 dell’emergenza sanitaria in Italia.
E’ molto facile incappare in questo grafico e credere alle informazioni riportate e alla suddivisione, data per data, riguardante le riaperture di differenti attività commerciali e non.
Però alcuni elementi in particolare e che un occhio attento può facilmente notare ci possono aiutare a distinguere una bufala da una notizia attendibile e a non lasciarci trarre in inganno dai “burloni del Web”.
Nel caso della tabella di cui parliamo:
- E’ riportato il sito ANSA.COM che in realtà non esiste ed è facilmente verificabile tramite una ricerca online
- La Partita Iva di questa fantomatica agenzia di stampa che tenta di imitare ANSA è fasulla
- Tra le informazioni relative all’agenzia viene riportato anche un secondo indirizzo finto, cioè ANSAS.COM
Tutti dettagli che denotano l’azione poco professionale di qualcuno che si diverte a far diventare virali informazioni non corrispondenti alla realtà fingendo di essere l’agenzia di stampa nazionale più nota.
Le date relative alla riapertura delle attività nella Fase 2 non sono ancora certe. E’ presumibile, come abbiamo riportato in un precedente articolo, che a maggio riapriranno alcune attività come i negozi di arredamento e d’abbigliamento, che tra l’11 e il 12 maggio è possibile la riapertura di tribunali e uffici professionali, tra il 18 e il 25 maggio delle attività di ristorazione, bar, estetisti, parrucchieri e barbieri.
Le date certe verranno comunicate soltanto dopo la firma di un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, comunicato dallo stesso Giuseppe Conte in diretta nazionale. Fino a quel momento non vi è certezza sul riavvio di specifiche attività ed è quindi bene affidarsi soltanto a fonti autorevoli e a canali ufficiali per tenersi sempre informati correttamente sulle varie fasi dell’emergenza che ci accingiamo ad affrontare.
– Chiara Di Miele –