Un richiedente asilo residente nel comune di Roscigno è stato sottoposto ad obbligo di dimora lontano da Sarno.
Il personale del Commissariato di Sarno ha sottoposto un cittadino extracomunitario alla misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nel comune di Roscigno con contestuale presentazione alla Polizia Giudiziaria e di permanenza in casa dalle ore 20 alle ore 8.
La misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Nocera Inferiore scaturisce dall’attività svolta dal Commissariato a seguito di una denuncia querela sporta dal personale del centro di accoglienza di Sarno per una rapina consumata ai danni dell’operatrice addetta alla distribuzione dei “pocket money”, ossia i sussidi spettanti ai rifugiati ospiti della struttura.
Lo scorso 5 agosto, dopo la distribuzione dei sussidi relativi ai mesi di marzo ed aprile, il cittadino extracomunitario, già trasferito presso lo SPRAR di Roscigno, aveva preteso che gli venissero corrisposti anche i pocket relativi ai mesi di maggio, giugno e luglio. Al rifiuto dell’operatrice, l’uomo era andato in escandescenza danneggiando alcuni suppellettili della struttura. Aveva poi recuperato nella stanza un grosso lucchetto usandolo come corpo contundente contro i presenti riuscendo così ad impossessarsi di una somma di denaro. L’extracomunitario si era poi dato alla fuga a piedi facendo perdere le sue tracce. Impaurita per quanto accaduto l’operatrice, incinta, aveva fatto ricorso alle cure mediche presso l’ospedale Villa Malta di Sarno.
Sul posto era intervenuto il personale dipendente del Commissariato di Sarno che dopo una ricostruzione dei fatti, aveva effettuato una ricerca in zona per individuare il responsabile ma con esito negativo.
Gli agenti di Polizia hanno ascoltato tutte le persone presenti al momento della rapina trasmettendo gli esiti delle indagini alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore. Dunque, da ciò si instaura un procedimento penale con la conseguente emissione dell’ordinanza di misura cautelare personale.