Il sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone non si arrende alla chiusura del Tribunale e ieri mattina si è recato a Roma per aderire all’iniziativa, partita da un comune della provincia di Messina, con lo scopo di preparare un ricorso alla Corte di Giustizia Europea contro la legge di riforma della geografia giudiziaria che ha visto la chiusura di numerosi organi giudiziari minori.
“Si è discusso delle eventuali condizioni per la proponibilità del ricorso, in relazione ad una serie di situazioni che si devono valutare – ha dichiarato Cavallone – si può ricorrere alla Corte di Giustizia Europea solo dopo che siano state esaurite tutte le varie possibilità. I termini su cui si potrebbe proporre la vicenda sono quelli dell’efficienza e prossimità della giustizia, naturalmente bisogna capire e bisogna tenere in considerazione che prima di tutto alcuni tribunali soppressi sono stati accorpati ad altri tribunali distanti decine di chilometri e sotto il punto di vista dell’efficienza non si sono notati grossi miglioramenti anzi i tempi si sono allungati.”
“Per quanto riguarda Sala, al di là del funzionamento del tribunale, non sono in linea con quelli che sono i tempi dovuti per la giustizia – continua – Abbiamo evidenziato quella che è una peculiarità della nostra posizione, siamo andati in un’altra Corte d’Appello, in un’altra provincia, in un’altra regione, grosse sono le difficoltà per i cittadini oltre alla distanza perché non ci sono i mezzi di comunicazione e soprattutto un doppio binario della giustizia. Per quanto riguarda il TAR e la Commissione Tributaria a Salerno, per le cause civili e penali a Lagonegro, per il tribunale di sorveglianza a Potenza, cause ancora pendenti alla Corte d’Appello di Salerno, altre a Potenza. Si tratta di un discorso generale per rincontrarci entro un mese“.
– Annamaria Lotierzo –