Ieri mattina il Nucleo Carabinieri Parco di Pisciotta e quelli del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni di Vallo della Lucania hanno sottoposto a sequestro preventivo di iniziativa un’area di circa 1.000 metri quadrati in località Marinella a Palinuro di Centola, in una zona posta sulla sponda destra del fiume Lambro, corrispondente ad una ex cava a cielo aperto dismessa e inattiva dagli anni ’90.
Oggetto della misura cautelare anche un escavatore caterpillar trovato nella cava.
L’area è classificata come riserva generale orientata “b1” del Parco Nazionale e come zona di conservazione integrale del Piano Territoriale Paesistico Cilento costiero e zona parco archeologico per quanto attiene alla destinazione urbanistica. Nello specifico è stata constatata l’attività di gestione illecita di rifiuti in assenza delle autorizzazioni e comunicazioni previste dal d. lgs. 152/2006.
I militari hanno trovato materiale di provenienza esterna al sito costituito da terreno frammisto a scarti edili, con contestuale modificazione della fisionomia naturale dello stato dei luoghi sia dal punto di vista geomorfologico che ambientale. Tramite l’escavatore il materiale veniva prelevato e utilizzato in altri siti, il tutto senza alcuna autorizzazione.
I responsabili sono stati denunciati per attività di gestione rifiuti non autorizzata ex art. 256 del d. lgs. 152/2006 e per tutte le ipotesi di reato connesse alle normative paesaggistico-ambientali vigenti, essendo la stessa gravata da vincoli di pregio e tutela rilevanti. Inoltre, proprio nell’area sottoposta a sequestro è stata rilevata la presenza di diversi nidi di gruccione comune, specie inclusa nella Convenzione di Berna e protetta dalla legge 157/1992. Tale specie predilige le zone umide, come bassi corsi di fiume e simili, nidificando nel periodo tra fine aprile e maggio per ripartire ad agosto.
Al fine di evitare il protrarsi dell’attività di gestione illecita di rifiuti e per tutelare la nidificazione di una specie particolarmente protetta, ancor più in un periodo ormai prossimo alla ripartenza migratoria, è stato eseguito il sequestro preventivo di tutta l’area.