L’emergenza sanitaria in atto dovuta al contagio da Covid-19 ha messo a dura prova per settimane le comunità ma anche la Sanità nazionale e locale. L’esigenza di evitare il più possibile la propagazione del virus, soprattutto nelle strutture ospedaliere del Paese, ha comportato il blocco di alcune prestazioni che risultano tra quelle differibili.
Giocoforza la presenza di un virus di così ampia portata e che tanto ha spaventato le Istituzioni e la popolazione si è rivelata senz’altro un’arma a doppio taglio che ha aperto una serie di problematiche le quali, esulando dall’infezione, hanno influito anche su altri aspetti legati alla salute dei cittadini. Quanti, infatti, nel corso del lockdown ma anche attualmente hanno pensato di sottoporsi ad uno screening per controllare il proprio stato di salute e fare in questo modo prevenzione di altre patologie diverse dal Covid-19? Sono sicuramente molti i cittadini che, anche per paura di un eventuale contagio, hanno rinunciato ai consueti controlli medici. Quelli necessari per prevenire malattie serie, tra cui anche e soprattutto il cancro.
L’allarme in merito ai ritardi diagnostici legati al timore di andare in ospedale giunge dal dottor Riccardo Marmo, Responsabile dell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva del “Luigi Curto” di Polla.
“Stiamo vedendo tumori avanzati che non ci capitava di diagnosticare da tempo – afferma il rinomato medico valdianese -. Il fatto che la gente sia rimasta bloccata per tanto tempo senza poter usufruire in maniera regolare degli ospedali e abbia avuto paura del virus ha comportato la scoperta di queste patologie che non vedevamo ormai da anni“.
Il dottore Marmo, dunque, rivolge un accorato appello alle persone. “Non bisogna sottostimare una serie di sintomi – spiega – e si deve andare subito in ospedale in caso si sospetti di essere affetti da qualche patologia. L’ospedale è aperto, funziona ed è una struttura sicura. Non abbiate paura“.
– Chiara Di Miele –