La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP alla sede su richiesta della Procura, per un valore pari a circa 34 milioni di euro.
Le indagini hanno riguardato 9 società e 23 persone, nei confronti dei quali sono ipotizzati, a vario titolo, i reati tributari di dichiarazione infedele ai fini delle imposte sui redditi ed I.V.A., omessa dichiarazione, omesso versamento delle ritenute e dell’imposta sul valore aggiunto, tutti puniti dal Decreto Legislativo n. 74 del 2000 (legge sui reati tributari).
Le attività investigative, condotte congiuntamente dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Salerno e dalla Compagnia di Battipaglia hanno riguardato gli amministratori di diritto e di fatto di un gruppo di società.
Gli approfondimenti investigativi, indirizzati ad un Gruppo la cui società madre opera principalmente nei servizi di pulizia, facchinaggio e logistica, avrebbero evidenziato il giovamento tratto dall’imprenditore del Gruppo nella costituzione di una serie di cooperative, tutte a lui riconducibili, utilizzate per riversare principalmente gli obblighi fiscali, di fatto mai adempiuti per un periodo dal 2014 al 2020.
Secondo l’ipotesi accusatoria, allo stato confermata dal Giudice per le Indagini Preliminari e in attesa di giudizio definitivo, sarebbe stata omessa la presentazione di plurime dichiarazioni fiscali obbligatorie, con riferimento a diversi anni d’imposta, e il versamento di imposte da parte delle società oggetto d’ indagini, per un importo complessivo pari a circa 34 milioni di euro, corrispondente al profitto dei reati.
Le società coinvolte hanno le sedi legali tra Pontecagnano, Vicenza, Milano, Roma e Piacenza.