Fari puntati sulle estrazioni petrolifere in Basilicata e in particolare nella Val d’Agri nell’ultima puntata di “Presa Diretta“, programma in onda su Rai 3 condotto dal giornalista Riccardo Iacona.
Diversi i temi toccati dal servizio inchiesta girato in terra lucana. Dalle fiammate al Centro Oli fino alla vicenda che ha riguardato il Tenente Giuseppe Di Bello, che da comandante della Polizia Provinciale, come da lui da anni denunciato, si ritrova svolgere la funzione di vigilantes nel museo provinciale a Potenza, a suo dire, solo perché ha denunciato la presenza di sostanze inquinanti nelle acque destinate ad uso umano e potabile.
Sono stati toccati anche i temi che riguardano la sicurezza dell’area e delle comunità, con Giorgio Santoriello dell’associazione “Cova Contro” che ha fatto da cicerone al viaggio all’inviata Rai Raffaella Pusceddu. Quest’ultimo ha ricordato anche le fuoriuscite di gregge dagli impianti e le tante fiammate dal Centro Oli.
In apertura del servizio è stata ricordata anche l’inchiesta della Procura di Potenza, “Petrolgate”, che ha coinvolto l’ex ministro Federica Guidi che, a seguito di alcune intercettazioni con il compagno Gianluca Gemelli circa il completamento del Cova di Viggiano, rassegnò le dimissioni.
Le telecamere di Presa Diretta hanno fatto visita anche ad un’azienda di Marsicovetere: proprio a pochi passi, l’azienda Eni vorrebbe realizzare cinque nuovi pozzi per realizzare un’area denominata “Cluster”. Intervistato, Walter Rizzi, responsabile Eni per la Basilicata, ha confermato l’intenzione di realizzare nuovi pozzi, ma con istanze già autorizzate e con pozzi sotterranei.
– Claudio Buono –