Oltre 150 artisti provenienti da tutto il mondo, selezionati su 1550 candidature, fino al 24 giugno offriranno un giusto tributo, con la loro arte, all’amore e alla solidarietà in occasione della prima edizione dell’esposizione internazionale d’arte contemporanea “Biennale del Tirreno” che è stata inaugurata venerdì dalla nota artista partenopea Marisa Laurito nel complesso monumentale di San Giovanni Battista in Corso Umberto a Cava de’ Tirreni.
Tra i 150 artisti internazionali figura anche un nome del Vallo di Diano, quello di Antonietta Morena di Teggiano che partecipa all’importante appuntamento esponendo la sua opera dal titolo “Resti“. Quest’ultima, inoltre, ha ricevuto la critica di Daniele Radini Tedeschi e affronta la tematica particolarmente sentita della violenza sulle donne. “Un pavimento, un soffitto, le pareti, la prospettiva che disegnano il contesto, – spiega l’artista teggianese – la stoffa rossa appoggiata, dimenticata, lasciata cadere da chi vorrebbe dire, raccontare ciò che ha visto, ciò che ha provato, che ha sentito ma, per fortuna, ha preferito andare via, tuffarsi verso l’ignoto piuttosto che restare oppressa all’interno di un panorama che ha creduto e che, maledizione, ancora crede amorevole“.
E’ particolarmente soddisfatta Antonietta per questa prestigiosa partecipazione alla “Biennale del Tirreno” che si prefigge di scrivere un nuovo capitolo della Storia dell’Arte Contemporanea, coinvolgendo artisti talentuosi che rappresenteranno l’arte del XXI secolo e saranno universalmente riconosciuti. “Sono davvero felice di poter esporre ‘Resti’ nel corso di questo importante appuntamento con l’arte – sottolinea – e per me si tratta di un’esperienza che difficilmente potrò mettere da parte. Esporre con numerosi artisti provenienti da vari Paesi del mondo è un’occasione unica e speciale che mi farà crescere anche dal punto di vista artistico oltre che umano“.
Antonietta Morena lo scorso anno ha partecipato alla 57^ Biennale di Venezia vincendo il premio “Leone Alato”.
– Chiara Di Miele –
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