L’allerta meteo arancione sull’intera Piana del Sele e sul Cilento ha provocato i danni prevedibili. Il fiume Sele è esondato perciò si è reso necessario interrompere la circolazione per alcune strade. Sono numerose le foto e le lamentele che i cittadini condividono sui social, rimarcando il mancato controllo preventivo degli argini dei fiumi.
“Queste foto parlano da sole, ma molti non vogliono ascoltare. A Eboli, in località Femmina Morta, nei pressi della Reggia di Persano, dove passerà (forse) la bretella ANAS Eboli – Agropoli – commentano sui social – ogni anno, in diverse occasioni, quando vi sono precipitazioni solo un po’ più copiose i terreni che lambiscono il fiume Sele vengono allagati. Decine di ettari coltivati in campo aperto sommersi dall’acqua e produzioni agricole oramai irrimediabilmente perdute. Un danno da milioni di euro. La strada di collegamento tra Fiocche e Borgo Carillia chiusa per l’esondazione del Sele, con gravi disagi per cittadini ed imprese”.
Amare le considerazioni di chi spende tempo e denaro per produrre prodotti di eccellenza, distrutti poi da un fenomeno naturale come la pioggia.
Alcuni connettono i disagi al progetto di cui si parla da qualche giorno: la bretella ANAS Eboli-Agropoli che costerà 1 miliardo e 480 milioni di euro, di cui 360 milioni già disponibili. Il sindaco di Eboli, Mario Conte, ha interdetto per le prossime 48 ore ogni attività nelle aree comprese entro 150 metri dagli argini, lungo tutto il tratto cittadino del Sele.
“Una follia che impatterà sull’ambiente rovinosamente – scrive Salvatore Marisei – Le sole risorse già disponibili servirebbero per la più grande manutenzione del territorio del Sele e del Cilento dopo la bonifica di inizio Novecento”.