Italia e Francia in apprensione per le sorti di Simon Gautier, giovane escursionista francese disperso dallo scorso 9 agosto nel Golfo di Policastro. Simon, durante un’escursione, è riuscito ad allertare i soccorsi chiamando il 112 con il suo telefonino, affermando di essersi ferito alle gambe ma non riuscendo a fornire la sua esatta posizione. Da allora le sue tracce sono svanite nel nulla e finora le ricerche non hanno portato ad alcun risultato.
Una task force di civili e militari ha setacciato inizialmente il sentiero della Molara a Scario, da cui Simon sarebbe partito, per poi spostarsi nell’area compresa tra Sapri e Maratea. Vigili del Fuoco, Carabinieri, volontari di Protezione Civile da giorni alla ricerca dello sventurato escursionista francese che, secondo la testimonianza della sua coinquilina di Roma, dove Simon vive da due anni per frequentare l’università, aveva realizzato una mappa dei sentieri del Basso Cilento che avrebbe percorso a piedi per raggiungere in seguito Napoli.
Questa mattina, però, sulle pagine de “Le Figaro” è stato posto l’accento sulle difficoltà e sulla carenza di uomini nelle ricerche del giovane connazionale.
La madre di Simon, infatti, attraverso le pagine del più noto quotidiano francese ha evidenziato:”Abbiamo bisogno di speleologi, alpinisti o vigili del fuoco addestrati in montagna che possano recarsi in aree inaccessibili. Sono sicura che Simon sia precipitato giù. Potrebbe essere in un crepaccio. Nonostante la buona volontà e l’aiuto, non ci sono abbastanza soccorritori italiani per esplorare quest’area“.
E riguardo al viaggio a piedi intrapreso dal figlio sottolinea:”Simon non è un temerario, voleva prendersi una settimana di ferie, aveva lavorato molto“.
– Chiara Di Miele –
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