Dopo l’eruzione del vulcano Etna e in seguito dello Stromboli, preoccupa la possibile attività del Marsili, il vulcano sottomarino più esteso d’Europa che si trova nel mar Tirreno, al largo del Golfo di Policastro.
Il Marsili è lungo 70 chilometri e largo 30, è alto 3000 metri e la sua sommità si trova a circa 450 metri di profondità nelle acque tirreniche tra le coste calabresi, sud campane e siciliane.
Su una sua possibile ripresa di attività è intervenuto il professore Franco Ortolani, geologo e Ordinario presso l’Università “Federico II” di Napoli e Senatore del Movimento 5 Stelle che ha escluso una eruzione.
“Il reale pericolo – spiega Ortolani – può essere connesso ad una frana sottomarina ugualmente preoccupante. Il distacco veloce di rocce dalle pendici innescherebbe uno tsunami che in circa 20 minuti raggiungerebbe le coste tirreniche senza preavviso. Uno tsunami come quello che ha colpito Giava e Sumatra”.
Il geologo ha inoltre sottolineato l’importanza di una legge che tuteli da una possibile calamità: “La prevenzione è necessaria prima di tutto – ha sottolineato – in questi anni si è costruito sulle coste in maniera indiscriminata. Necessita un regolamento sulle nuove costruzioni e sugli stabilimenti balneari oltre ad un Centro di Ricerca che monitori il Marsili”.
“In merito al problema Marsili – ha concluso – non escludo di informare il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa affinché intervenga concretamente sulla questione”.
– Claudia Monaco –