A causa del maltempo di queste settimane, il mare ha divorato le spiagge del Cilento causando disagi e ingenti danni a case, strade e strutture balneari. Sulla questione è intervenuto il Codacons Cilento che chiede l’intervento della Regione per la redazione di un piano strategico comune per tutti i comuni della costiera.
“Non è più rinviabile, secondo noi, una soluzione adeguata all’erosione costiera nel territorio del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni – sottolinea Bartolomeo Lanzara, responsabile Codacons Cilento – Le segnalazioni che ci sono giunte da cittadini e amministratori locali sono allarmanti. Dopo numerosi interventi economici, nelle zone più colpite del territorio cilentano ancora non si riescono a capire i fondi stanziati, in questi anni, dalla Regione ai comuni costieri del Cilento come sono stati impiegati, considerato gli scarsi risultati raggiunti”.
“Il Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha ben 100 chilometri di coste tra le più belle della Campania e del nostro Paese – continua – Uno straordinario patrimonio che di anno in anno registra un costante restringimento. A pagare però non possono essere i cittadini che hanno il diritto di proteggere le loro abitazioni o strutture economiche. Il problema dell’erosione costiera nel Cilento è un problema atavico perché le responsabilità sono molteplici e vanno da una edificazione selvaggia e disordinata delle nostre coste cominciata negli anni ’60, troppo spesso, tollerata, da chi doveva vigilare all’uso indiscriminato delle risorse naturali come è accaduto con l’estrazione di inerti lungo le foci dei fiumi o direttamente sulle spiagge”.
Come sottolineato dal Codacons, per contrastare l’erosione occorrerebbe un intervento della Regione più incisivo per salvaguardare la costa cilentana. Troppi interventi si sono alternati nel tempo senza risolvere il problema: andrebbe aperta una discussione con indagine tecnica per analizzare bene gli studi e le soluzioni già prospettate dal CNR, Università e Autorità di Bacino e, finalmente, contrastare seriamente il fenomeno dell’erosione delle spiagge che stanno scomparendo.